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Questo articolo è stato pubblicato il 13 luglio 2010 alle ore 17:42.

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Il ministro del Lavoro Eric Woerth lascerà l'incarico di tesoriere del partito Ump, come gli aveva consigliato il presidente Nicolas Sarkozy nell'intervista televisiva di ieri sera. È stato lo stesso Woerth ad annunciarlo alla stampa al termine del consiglio dei ministri. «Lo farò certamente», ha detto Woerth che in un intervista a Lefigaro.net precisa che le dimissioni (non da ministro, nelle cui vesti deve portare a compimento la delicata riforma delle pensioni, oggi approvata dal consiglio dei ministri a Parigi) avranno effetto dal 30 luglio per permettere la nomina del successore e preparare la transizione. «Il cumulo di nomine è oggetto di polemica, ne prendo atto», afferma Woerth nell'intervista. Sarkozy ieri aveva espresso l'auspicio che Woerth si dedicasse esclusivamente alla riforma delle pensioni. Il ministro è stato duramente criticato in Francia per i legami con l'affaire Bettencourt.

Fillon al contrattacco. «Siamo a una svolta. Ormai chi insulta sa che non vincerà»: parola del premier Francois Fillon, che parlando ai deputati dell'Ump, il partito di maggioranza del presidente Nicolas Sarkozy, è tornato sullo scandalo Bettencourt e ha espresso soddisfazione per il fatto che gli attacchi contro Woerth. «Coloro che hanno lanciato queste voci avevano un obiettivo: fermare il governo e la maggioranza nel loro slancio riformatore (...) I calunniatori hanno avuto torto, non ci sono riusciti, e ora proseguiremo i nostri sforzi di riforma», ha detto ancora Fillon durante il question time all'Assemblea nazionale. Parole che hanno provocato gli applausi della maggioranza e i fischi dell'opposizione. «Ormai, chi lancia calunnie, chi accusa senza prove, chi copia le informazioni senza verificarle, non riuscirà a destabilizzare un governo e una maggioranza: è un evento della storia della nostra Repubblica», ha concluso il braccio destro di Nicolas Sarkozy.

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