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Questo articolo è stato pubblicato il 14 luglio 2010 alle ore 09:47.
Alberto Contador o Andy Schleck. Il verdetto della seconda tappa alpina da Morzine-Avoriaz a Saint-Jean-de-Maurienne non lascia dubbi sui pretendenti alla vittoria finale del Tour de France: l'esito, comunque, sarà incerto fino all'ultimo. Dopo il crollo di domenica di Lance Armstrong, ieri a naufragare è stato Cadel Evans, partito in giallo ma arrivato al traguardo con oltre 8 minuti di ritardo sul vincitore della tappa, il francese Sandy Casar.
L'australiano è davvero sfortunato: ha bruciato le chance di successo al Giro d'Italia per un'infezione intestinale e ieri ha dovuto abbandonare ogni speranza per una frattura al gomito rimediata domenica; non è bastata una grande grinta a limitare i danni di una giornata di sofferenza. Evans potrebbe ora meditare di ritirarsi, in ogni caso è fuori dai giochi. Come pure Ivan Basso che si è difeso ma non mi è apparso nelle migliori condizioni.
A contendersi il primato restano, dunque, Contador e Schleck che riparte oggi in maglia gialla con un vantaggio di 41 secondi sullo spagnolo. Un anno fa non avrei avuto alcun dubbio a indicare in Contador il favorito, ma oggi il lussemburghese mi sembra più competitivo rispetto al passato e in grado di giocarsi il successo. A patto di accumulare un discreto vantaggio prima della cronometro conclusiva dove lo spagnolo non ha rivali.