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Questo articolo è stato pubblicato il 15 luglio 2010 alle ore 08:03.
LUGANO - Le filiali e gli uffici di rappresentanza di Credit Suisse sono state perquisite ieri in 13 città tedesche, nell'ambito dell'inchiesta sull'evasione fiscale avviata nei mesi scorsi, sulla base dei dati contenuti in un cd acquistato in febbraio dal Land del Nord Reno-Westfalia.
La Procura di Düsseldorf, capoluogo del Land, ha messo sotto indagine non solo 1100 clienti della grande banca elvetica ma anche dipendenti di questa. «L'analisi dei dati – ha affermato Johannes Mocken, magistrato di Düsseldorf – ha fatto sorgere il sospetto che alcuni collaboratori del Credit Suisse, ancora ignoti, possano aver aiutato i clienti ad evadere il fisco. Per questo sono state autorizzate le perquisizioni». All'ampia operazione di ieri hanno partecipato 150 funzionari: poliziotti, ispettori fiscali, 10 magistrati. Filiali e uffici perquisiti sono quelli di Berlino, Bielefeld, Braunschweig, Brema, Düsseldorf, Francoforte, Amburgo, Hannover, Colonia, Norimberga, Ratisbona, Stoccarda e Monaco di Baviera.
Il Credit Suisse ha confermato le perquisizioni e i suoi portavoce hanno affermato da Zurigo che la banca rispetta la legge e che «sta cooperando con le autorità tedesche ma non può dare altre informazioni, perché l'inchiesta è in corso». Il cd che sta alla base dell'indagine ha contorni misteriosi, con ogni probabilità si tratta di dati sottratti alla banca, forse da un ex dipendente. La Procura di Düsseldorf aveva annunciato lo scorso 19 marzo l'avvio del procedimento. Il Credit Suisse, dal canto suo, aveva sporto denuncia penale contro ignoti per il furto dei dati, peraltro non ancora formalmente accertato. «Non sappiamo se esista veramente un cd contenente informazioni bancarie su clienti di Credit Suisse», aveva dichiarato a fine marzo Hans-Ulrich Doerig, presidente del cda della banca.
Il cd, probabilmente appunto proveniente dalla Svizzera, è stato acquistato per 2,5 milioni di euro. Lo scorso 9 giugno, poi, il Land della Bassa Sassonia e lo Stato tedesco hanno confermato l'acquisto di un secondo cd, per 185mila euro, pure contenente dati su migliaia di clienti di banche svizzere. Questo duplice acquisto, arrivato dopo l'altro del 2008 per i dati sottratti ad una banca del Liechtenstein, avrebbe portato all'autodenuncia di alcune migliaia di evasori fiscali. Il fisco tedesco punta al recupero di centinaia di milioni, visto che solo l'evasione legata al cd del Nord Reno-Westfalia riguarderebbe, secondo indiscrezioni, patrimoni per 1,2 miliardi di euro.