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Questo articolo è stato pubblicato il 17 luglio 2010 alle ore 08:04.
ROMA - «Non si può fare di tutta l'erba un fascio e non si può dare la caccia alle streghe» dice il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, sull'inchiesta P3 e il coinvolgimento di magistrati. Da Bruxelles, Alfano aggiunge: «abbiamo una certezza, il sistema giustizia ha dentro di sè tutti gli anticorpi per reagire». Nonostante il guardasigilli tenti di gettare acqua sul fuoco, l'inchiesta sull'eolico infiamma la politica. Secondo il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, all'Italia serve una riscossa civile: «L'alternativa è questa. Cerchiamo una riscossa civica, civile. Le regole vanno rispettate, i comportamenti devono essere onesti». E poi, dice Bersani, «invece di minimizzare la questione P3, Berlusconi dovrebbe venire in Parlamento a dire cosa pensa dello Stato e della Repubblica». Protesta Nicolò Ghedini (Pdl): «Ancora una volta, con la parziale pubblicazione di atti di indagine, in palese violazione di legge, si tenta di gettare discredito nei confronti del presidente Berlusconi. È evidente – conclude – che saranno esperite tutte le azioni giudiziarie del caso». Ghedini, poi, si scontra con Leoluca Orlando (Idv). Secondo il parlamentare dell'Italia dei Valori c'è da chiedersi se l'avvocato del premier in quanto «collega di partito dei vari Scajola, Brancher e Cosentino, non sia stato in qualche modo a conoscenza delle riunioni in casa Verdini per fare pressioni indebite sui membri della Consulta che stavano per giudicare la costituzionalità del Lodo Alfano, suo obbrobrio giuridico». Ghedini definisce queste tesi «palesemente diffamatorie» e annuncia querela.
Ieri si è difeso il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. Secondo un'informativa dei carabinieri del 18 giugno, il governatore avrebbe dato mandato all'associazione che faceva riferimento al faccendiere Flavio Carboni per chiedere al presidente della Corted'appello di Milano, Alfonso Marra, di intervenire perchè la lista di Formigoni fosse riammessa alle elezioni regionali. «Ovviamente non ho dato un mandato a nessuno – replica il presidente della Lombardia – non c'è nessun coinvolgimento nè presunto nè reale». E, aggiunge, quelle uscite finora sono «tutte notizie false e infondate».M. Lud.
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