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Questo articolo è stato pubblicato il 21 luglio 2010 alle ore 19:27.
Doppia battuta d'arresto per il Governo alla Camera su due emendamenti del Pd al decreto legge che proroga le missioni italiane all'estero. L'assemblea di Montecitorio, malgrado il parere contrario dell'esecutivo, ha approvato due proposte di modifica presentate dall'opposizione. La prima esclude la natura regolamentare dei decreti per il coordinamento delle missioni, la seconda specifica una competenza in capo a una direzione generale del ministero degli Esteri.
Di fronte al nuovo scivolone il presidente della commissione Esteri, Stefano Stefani, aveva chiesto di sospendere i lavori. Ma la maggioranza ha dovuto subire un altro ko e non è stata in condizione di far passare la richiesta. Colpa dei tanti assenti nei banchi del governo e del Pdl contro cui si è scagliato il vicepresidente dei deputati, Pietro Laffranco. «Nonostante l'assoluta rilevanza politica dei due emendamenti del Pd al decreto missioni approvati in aula contro il parere del governo, non posso non notare la cronica e fastidiosa assenza di alcuni colleghi parlamentari del Pdl». Quanto alle numerose diserzioni nelle fila dell'esecutivo, Laffranco è altrettanto duro. «Non è oggettivamente comprensibile che molti sottosegretari e ministri senza portafoglio continuino a disertare l'aula della Camera». Ma il capogruppo alla Camera, Fabrizio Cicchitto, minimizza.«Non c'è alcun significato politico. Come si è visto subito dopo sono arrivati i ministri».
Dall'opposizione, poi, parte un duro attacco all'indirizzo del ministro della Difesa, Ignazio La Russa. «È inconcepibile l`assenza in aula del ministro della Difesa La Russa e del presidente della commissione Difesa Edmondo Cirielli durante la votazione del decreto missioni. È comparso giusto in tempo per il voto finale il sottosegretario Cossiga. Invece di usare la retorica dei nostri ragazzi, il ministro La Russa - afferma la segretaria Pd della commissione Difesa di Montecitorio Federica Mogherini- farebbe meglio ad impegnarsi nei lavori parlamentari sui provvedimenti che riguardano le sue competenze».
Ma la replica di La Russa arriva a stretto giro. «Inconcepibile sarebbe stato non incontrare oggi a Londra, insieme al ministro degli Esteri Franco Frattini, appena tornato dalla importante Conferenza internazionale di Kabul, i ministri degli Esteri e della Difesa