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Questo articolo è stato pubblicato il 25 luglio 2010 alle ore 16:55.
Tutti vogliono i suoi jeans e qualcuno farebbe carte false per una copia dei suoi sci personalizzati. A Cervinia è scoppiata la Medvedev-mania dove il nuovo volto del Cremlino ha trascorso tre giorni di vacanza. Il capo di stato ha stupito per lo stile, il garbo, la cultura dimostrata e l'amore per il patrimonio artistico italiano. «la visita al castello di Fenis ci ha spiazzati - racconta una fonte -. Ha capito immediatamente che i mobili non erano contemporanei alla struttura: ha chiesto perchè. E aveva ragione: ma il castello è usato anche come museo della tradizione valdostana e quando glielo abbiamo spiegato, ha compreso».
Con la sua Nikon D3X Dmitri Anatolevich Medvedev ha immortalato non soltanto gli scorci di Aosta e i monti, ma anche la gente che lo circondava. Talora per uno strano incrocio di obiettivi, il presidente si è ritrovato a fotografare chi a sua volta lo stava riprendendo. Poi ha abbassato la macchina e all'improvvisato reporter ha fatto l'occhiolino. Lui, autore di una foto diventata poi lo scatto più pagato al mondo, con la vendita all'asta qualche mese fa. E poi i suoi jeans hanno scatenato la curiosità di tutti: taglio asciutto e colore impeccabile. Sulla tasca dietro uno stemma elaborato e indecifrabile.
Anche per questo il Cervino ha deciso di regalargli un paio di sci "personalizzati", no brand. O meglio: la marca è proprio Dmitri Medvedev e il modello simboleggia un mix di tradizione ed alta tecnologia. Gli sci non sono larghi e corti, ispirati al carving, come la moda contemporanea ha voluto negli ultimi anni. È piuttosto un ritorno agli anni '50. Belli da vedere, slanciati e maneggevolissimi grazie a materiali super innovativi.
Medvedev non ha voluto sottrarsi alle ostriche offerte dall'oste Tino Ruta, del Bistrot de l'Abbe, nella piccola locanda che che veniva frequentata da Mike Bongiorno, accompagnate da una bottiglia di Cristal, molto pregiata. Il conto, non indifferente è stato saldato quasi interamente dallo stesso Medvedev che anche in questo si differenzia dai nuovi ricchi russi. Loro non toccano mai i soldi, e fanno pagare dall'assistente. Lui invece, ormai simbolo della nuova generazione, mette mano al borsellino.