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Questo articolo è stato pubblicato il 26 luglio 2010 alle ore 17:30.
Energia, finanza, trasporti: questi i tre principali settori toccati dalle nuove sanzioni Ue che scatteranno da domani con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Ue dei dettagli della ecisione varata oggi dai ministri degli Esteri dei 27.
ENERGIA. Scatta per gli operatori europei il divieto di investire nel comparto delle attività energetiche iraniane (petrolio, gas e liquifezione del gas). Inoltre, le imprese europee non potranno fornire attrezzature e trasferire tecnologie, ad esempio nel campo della raffinazione delle benzine, dove l'Iran dipende per il 40% dei suoi consumi dalle importazioni.
BANCHE. È previsto il congelamento dei fondi depositati all'estero dalle persone inserite nella 'black list' Ue (personaggi coinvolti in attività legate al nucleare o alle Guardie della rivoluzione). Ogni transazione di importo superiore ai 40.000 euro è vietata se non esplicitamente autorizzata. In Europa non potrano essere aperte nuove filiali di banche iraniane nè potranno essere avviate nuove relazioni tra istituti europei e iraniani.
TRASPORTI. Le navi iraniane sospette potranno essere ispezionate delle autorità portuali europee. I gestori dei servizi aeroportuali negli scali Ue non potranno fornire assistenza ai voli 'cargò iraniani. I beni all'estero della Irisl (Islamic Republic of Iran Shipping Lines) vengono congelati.
Al di là di queste misure, L'Ue prevede di limitare la copertura assicurativa alle operazioni commerciali con l'Iran e di rafforzare l'embargo già in atto sui beni a 'doppio usò (civile e militare). Complessivamente, la black list Ue dovrebbe arrivare a comprendere, con le nuove sanzioni, un centinaio di persone e oltre 60 tra società e filiali.