Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 31 luglio 2010 alle ore 10:27.
Sensibilizzare i giovani alla tecnica e all'ingegneria è ormai la parola d'ordine dell'industria tedesca, preoccupata da una carenza di manodopera. Wilo è un produttore di pompe idrauliche. Ogni anno l'impresa si lancia in un'iniziativa insolita, partecipando con tanto di tubi e macchinari a una kermesse estiva a Dortmund. Ai bambini delle elementari è permesso colorare e dipingere le attrezzature, trasformandole in mostri o animali.
«I nostri prodotti finiscono nelle cantine, anche se sono il cuore di un sistema di riscaldamento», ha spiegato di recente Heidemarie Schöpke, responsabile della formazione nella società renana. «Ecco perché dobbiamo attivarci per far conoscere Wilo, anche presso i giovani». Appena un anno fa l'economia tedesca crollava del 5%; oggi, in piena ripresa, deve fare i conti con una crescente penuria di lavoratori qualificati.
In giugno, nel solo settore metalmeccanico mancavano all'appello 35.400 ingegneri. La questione esiste da tempo, ma è resa più stringente dal recente forte aumento delle esportazioni. «È un problema reale per alcuni settori», commenta Stefan Hardege, economista dell'associazione delle camere di commercio DIHK. «Ed è destinato a intensificarsi». Molte organizzazioni di categoria mettono l'accento sul rapido invecchiamento della popolazione.
Il tema è di lunga lena e non riguarda tanto la congiuntura di questi mesi, sorprendentemente buona e tutta legata all'export di macchinari verso i paesi emergenti. La Fondazione Bertelsmann preannuncia da qui al 2020 la mancanza di due milioni di laureati in materie scientifiche. Mentre Wilo e altre imprese tedesche cercano di sensibilizzare i più giovani ai mestieri più tecnici, la classe politica riflette su come attirare lavoratori qualificati dall'estero.
«La questione è in cima alle mie priorità», ha assicurato il ministro dell'Economia Rainer Brüderle in un'intervista a Handelsblatt. «Voglio presto elaborare un piano per attirare professionalità straniere». Si pensa alla riduzione del reddito minimo indispensabile per i non europei che vogliono immigrare in questo paese. Attualmente il minimo richiesto agli immigrati nelle regioni occidentali del paese è di 66mila euro all'anno.