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Emirati e Arabia Saudita bloccano i Blackberry: «Motivi di sicurezza»

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Questo articolo è stato pubblicato il 01 agosto 2010 alle ore 17:52.

Se dovete recarvi in Arabia Saudita, oppure avete un amico da quelle parti, state lontani dai Blackberry. Gli smartphone dell'azienda canadese Rim (Research In Motion) potrebbero avere dei problemi di funzionamento: per ragioni di sicurezza la Commissione nazionale per le telecomunicazioni ha comunicato in una nota la decisione di bloccare i servizi di mail, sms e internet.

Lo ha confermato il responsabile delle telecomunicazioni, Mohammed al-Ghanenm, secondo il quale i servizi Rim «contrastano con le leggi in vigore». In buona sostanza pare - ma il meccanismo informatico ancora non è del tutto chiaro - che i dati trasportati attraverso i Blackberry possano essere esportati fuori dai confini nazionali e gestiti da stranieri per operazioni commerciali. Nessun problema, invece, per gli utenti di iPhone e Nokia.

In precedenza gli Emirati Arabi avevano deciso di bloccare i servizi multimediali dei Blackberry, a partire dall'11 ottobre. Ad aprile era stato lanciato anche un allarme dal Bahrain, e la settimana scorsa dall'India. In particolare lo stato indiano ha minacciato il blocco dei servizi Rim se l'azienda canadese non mette a punto quanto prima un server proxy nel paese che consenta alle agenzie di sicurezza il monitoraggio del traffico email, secondo le disposizioni normative nazionali. Le comunicazioni sono oggetto di monitoraggio anche in paesi come gli Stati Uniti, dove il Patriot Act approvato nel 2001 dopo l'11 settembre consente di intercettarle, siano esse orali o elettroniche, in caso di sospetto.

La sospensione in Arabia Saudita durerà fino a quando non sarà stata trovata una «soluzione accettabile», ha detto al-Ghanem, spiegando che «questi determinati servizi Blackberry permettono di agire eludendo le responsabilità giuridiche», il che «causa problemi di sicurezza nazionale». Per Al Ghanem, si tratta di una «decisione definitiva, ma continueremo a discutere».

Gli smartphone Blackberry, introdotti negli Emirati Arabi Uniti nel 2006, consentono agli utenti di spedire messaggi wireless senza che questi possano essere monitorati, violando la normativa sulla sicurezza nazionale approvata nel 2007. La questione è nota ormai da tempo, ed è sotto esame da circa tre anni. «Vogliamo solo che i dispositivi vengano implementati nel rispetto delle leggi locali - ha aggiunto al-Ghanem -. Siamo uno stato sovrano e le nostre leggi vanno rispettate».

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Tags Correlati: Arabia Saudita | Emirati Arabi | Internet | Ministero dell'Interno | Mohammed Al-Ghanenm | Rim

 

Fonti locali riferiscono che il ministero dell'Interno lo scorso anno ha tenuto una riunione con i rappresentanti dei tre operatori di telefonia mobile attivi sul territorio per discutere di come monitorare la comunicazione via Blackberry, senza evidentemente trovare una soluzione adeguata. In Arabia Saudita si contano oggi circa 400mila utenti Rim.

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