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Le regioni bocciano il nuovo strumento

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Questo articolo è stato pubblicato il 02 agosto 2010 alle ore 08:04.


Regioni fredde sulla Scia. Il nuovo istituto contenuto nella manovra trova la bocciatura immediata da parte di tre amministrazioni di centro-sinistra: Puglia, Emilia Romagna e Toscana. Ma anche nelle giunte di centro-destra l'accoglienza è cauta e i dubbi non mancano, mentre è netto lo stop delle regioni a statuto speciale. A prevalere, indipendentemente dal colore politico, è comunque la poca conoscenza della norma, con diversi assessori che cadono dalle nuvole. «Confesso che non ne so nulla – dice Massimo Giorgetti, titolare dell'edilizia in Veneto – ma direi che aspettare 60 giorni per la risposta definitiva è discutibile come semplificazione». Non si esprimono anche i responsabili all'urbanistica di Campania, Marche e Lazio.
Sulle barricate, invece, le regioni di centro-sinistra. Annuncia ricorso Anna Marson, assessore della Toscana, che osserva: «Il meccanismo rischia di ingolfare gli uffici, che dovranno inseguire interventi già partiti, con grande rischio di contenzioso». Anche in Puglia i tecnici sono già al lavoro per valutare gli spazi per impugnare la Scia. Lo dice Angela Barbanente, responsabile del territorio, bollando il nuovo strumento come «una complicazione ex post per il processo edilizio». Rincara la dose Gian Carlo Muzzarelli, Emilia Romagna: «La Scia apre la strada a una maggiore illegalità».
Uno dei pochi entusiasti è Ugo Cavallera, titolare dell'urbanistica in Piemonte. «La mia valutazione – spiega – è molto positiva, perchè si permette l'avvio dei lavori con una semplice autocertificazione asseverata da tecnici specializzati». Più cauto Daniele Belotti, assessore leghista della Lombardia, che promuove la Scia «in attesa dei decreti attuativi».
Un secco no arriva infine dalle regioni a statuto speciale, con competenza esclusiva in materia di edilizia. «La nuova norma non ci tocca», taglia corto Federica Seganti (Lega Nord), del Friuli Venezia Giulia.
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L'INCHIESTA

Le prime reazioni degli assessori regionali all'urbanistica, con i dubbi e le perplessità sulla possibilità che la Scia possa prevalere sulle discipline locali (e le minacce di ricorso) nell'inchiesta pubblicata sul n. 29/2010 di «Edilizia e territorio», settimanale del Gruppo 24 ore dedicato alle costruzioni e all'architettura.

Tags Correlati: Angela Barbanente | Anna Marson | Daniele Belotti | Emilia Romagna | Federica Seganti | Gian Carlo Muzzarelli | Lega | Massimo Giorgetti | Puglia | Toscana | Ugo Cavallera | Urbanistica ed edilizia

 

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