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Questo articolo è stato pubblicato il 03 agosto 2010 alle ore 13:36.
«C'è convergenza sulla posizione dell'astensione per ciascuno all'interno del proprio gruppo». Lo ha reso noto Benedetto, Della Vedova al termine del vertice tra Fli (il nuovo gruppo dei finiani ndr), Udc, Api ed Mpa convocato anche per decidere su una posizione comune in merito alla mozione di sfiducia su Caliendo.
L'ipotesi era quella più accreditata. Lo aveva sottolineato Giorgio Conte, capogruppo alla Camera del neonato gruppo finiano di Futuro e libertà, dai microfoni di "Nove in punto", programma di Radio 24 condotto da Oscar Giannino. «L'astensione sembra essere l'ipotesi più probabile - ha detto - l'annuncio ufficiale lo daremo dopo l'incontro che faremo oggi con l'Udc».
«Non nasce oggi il cosiddetto terzo polo ma un'area di responsabilità che speriamo non sia solo sullo specifico caso Caliendo. Speriamo continui anche su altre questioni» ha commentato il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa, ai giornalisti. «A settembre-ottobre speriamo ci sia una convergenza sulle questioni che dovrà affrontare il Parlamento», ha proseguito Cesa. «Noi dell'Udc siamo all'opposizione, Fini è nella maggioranza. Vediamo... Però ora - ha concluso il segretario centrista - le convergenze vanno realizzate nei luoghi istituzionali, cioè in Parlamento, sulle questioni in calendario».
«Nel sistema bipolare non esiste il terzo polo. Sarebbe come giocare a tennis seduti sulla rete...» ha detto a sua volta il finiano Italo Bocchino. Quindi, lealtà al governo Berlusconi da parte del gruppo Futuro e libertà? «Lealtà al mandato ricevuto dagli elettori», è la replica di Bocchino. L'esponente finiano conferma che il gruppo Fli è orientato a convergere sulla posizione comune con il gruppo centrista, quello di Rutelli e di Lombardo, per l'astensione domani a Montecitorio sulla mozione di sfiducia nei confronti del sottosegretario Giacomo Caliendo.