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Questo articolo è stato pubblicato il 03 agosto 2010 alle ore 16:09.
È la "resa dei conti" per Berlusconi e il Times di Londra si augura che per il suo governo sia la fine. In un editoriale non firmato, il quotidiano britannico lancia un duro affondo contro il premier italiano. Quando domani David Cameron incontrerà la sua controparte italiana – esordisce il Times - troverà che il "lungo dramma" della premiership di Silvio Berlusconi è alle "scene finali". Per molti è "l'inizio della fine" e «se così fosse, sarebbe una buona cosa per l'Italia», scrive il Times. Nonostante la sua popolarità – continua - «è difficile sostenere che di recente abbia fatto granché di buono per il suo paese».
Dopo avere ricordato come i rapporti con Gianfranco Fini siano peggiorati fino allo «scontro finale», il quotidiano reputa difficile che il governo possa sopravvivere fino al termine del mandato nel 2013. Grazie a ministri delle finanze avveduti – ammette il Times - il premier ha consentito all'Italia di tirarsi fuori da una situazione economica "spaventosa" per trovarsi in una situazione "semplicemente indesiderabile". Ma il danno fatto è "sostanziale". Il quotidiano ricorda i suoi "ripetuti tentativi" di proteggersi dalla legge, il conflitto d'interessi e i "peccati di omissione", ovvero le riforme promesse e non fatte, riforme di cui l'Italia "ha grande bisogno". «Mentre l'Europa emerge dalla recessione, l'Europa si trova in una posizione solitaria, debole». Ha evitato la crisi del debito della Grecia, ma è «a malapena più stabile», continua. La sua voce è assente dai grandi dibattiti, dall'Afghanistan, al taglio dei deficit, dalla concorrenza con la Cina alla sopravvivenza dell'euro. Su tutto ciò, Berlusconi «ha avuto poco da dire». Assorbito dalla vita personale e dalla lotta per la sopravvivenza politica, «non ha offerto risposte ai problemi dell'Italia», conclude il Times.
Una parola ricorre con frequenza nelle analisi della stampa estera: "confusione"
«La crisi politica si è aggravata», scrive il Financial Times e il voto di sfiducia sarà il primo test sulla capacità di sopravvivenza della maggioranza. Ma nella sua corrispondenza ("Berlusconi affronta un voto critico"), Guy Dinmore attesta «un senso di totale confusione», poiché non è chiaro come voteranno i finiani. «Fini è in una posizione difficile», continua il Ft. Presentandosi come «il vero leader del centro-destra», difensore dell'etica e della legalità, «potrebbe non volere scegliere questo momento per far sprofondare l'Italia in una crisi aperta». Nonostante tutte le incertezze, con i commentatori che prevedono elezioni anticipate dopo l'estate o all'inizio della primavera, «gli italiani e i mercati sembrano prendere bene le notizie», nota il Ft.