Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 09 agosto 2010 alle ore 18:20.
Ondata di controlli ad agosto sulle coste italiane, con gli 007 del Fisco al lavoro sulle spiagge, nei porti e negli stabilimenti balneari. L'annuncio è arrivato direttamente dalla Agenzia delle Entrate che ha spiegato l'obiettivo della campagna estiva: «Raccogliere elementi utili a ricostruire il reddito dei clienti, tenendo conto delle spese sostenute per ferie e vacanze e valutare gli incassi degli operatori economici».
A fare da sfondo a tutta l'operazione, che si svilupperà da Nord a Sud del Belpaese, è il piano straordinario di accertamenti sintetici previsto dalla manovra d'estate 2008, che ha fissato in 25mila il numero di controlli da realizzare con questo metodo nel 2010 e in 35mila quelli in agenda per il 2011.
Nel mirino finiranno ben 805 porti turisti attivi lungo i circa 8mila chilometri di coste italiane (di cui quasi un terzo solo in Sicilia e Sardegna) interessati dal piano estivo delle verifiche e degli accessi. Qui, spiegano le Entrate, «non è raro trovare circoli esclusivi e approdi di lusso travestiti da enti no profit, che dichiarano di offrire servizi solo ai soci, ma in realtà gestiscono vere e proprie attività commerciali».
I controlli fiscali saranno focalizzati anche sugli stabilimenti balneari. Per ora, la medaglia d'oro del finto povero, è toccata a un locale di Cervia, sulla riviera adriatica, con un attivo dichiarato di 411 euro, a fronte dei 36mila euro di reddito accertati dalle Entrate.
Uno spazio di rilievo nell'agenda dei verificatori sarà riservato pure ai controlli sulle attività alberghiere e di ristorazione e sui locali notturni. La movida più bollente avviene di solito nelle discoteche di Veneto, Lazio ed Emilia Romagna, dove non mancano, ricordano dalle Entrate, i soliti "furbetti" che dichiarano «falsi conti in rosso, non emettono regolarmente i biglietti d'ingresso e impiegano lavoratori irregolari». (di Claudio Tucci)