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Questo articolo è stato pubblicato il 10 agosto 2010 alle ore 22:39.
Non ce la fa. L'Italia di Cesare Prandelli chiude la prima con una sconfitta. Certo, di misura. Certo, un'amichevole d'inizio stagione sotto la pioggia torrenziale di Londra. Certo, anche il primo Marcello Lippi, quello (ricordate?) che poi vinse il quarto mondiale in Germania, aveva preso due sberle in Islanda al debutto (18 agosto 2004).
Sta di fatto che la muscolosa Costa d'Avorio (senza Drogba) vince 1 a 0 nel semivuoto stadio del West Ham, Upton Park (gol nella ripresa al 10' di Kolo Touré, di testa, in netto anticipo su Chiellini), contro una compagine che mostra evidenti carenze in difesa e, almeno, un brio e una buona volontà in attacco che la fase Lippi 2 aveva fatto totalmente dimenticare.
Soprattutto più convincente nel primo tempo, l'Italia che sta per intraprendere il periglioso cammino verso gli Europei e attesa il 3 settembre a Tallinn contro l'Estonia. Con un Antonio Cassano trascinatore davanti, Mario Balotelli quasi ventenne (a 48 ore dal compleanno) più baldanzoso in avvio - due tiri nei primi cinque minuti, poi qualche spunto di classe - e De Rossi con piglio da condottiero. Ancora troppo spaesato, invece, un altro protagonista della nuova Italia multietnica, lo juventino Amauri.
Assai confusa la nazionale del secondo tempo, quando Prandelli ha tentato una serie di cambi (Borriello, Rossi, Cassani, Montolivo, Quagliarella) senza sortire grandi effetti. Da menzionare solo un palo di Motta al minuto 7. Nel finale assalti disperati e niente più. Per Prandelli c'è davvero ancora molto da fare. (Al.An.)