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Questo articolo è stato pubblicato il 11 agosto 2010 alle ore 10:21.
Sono almeno 702 le persone morte nella provincia cinese di Gansu, nel nord ovest del paese, dove interi villaggi sono stati sommersi da acqua, fango e massi dopo giorni di piogge torrenziali. I dispersi sono oltre 1000, e le squadre di soccorso stanno tentando di mettere in salvo eventuali superstiti. Le operazioni di soccorso rischiano però di essere ostacolate dal tifone tropicale Dianmu che, secondo i meteorologi, si sta dirigendo verso il nord della Cina e dovrebbe causare tre giorni di piogge torrenziali, muovendosi da nord verso nordovest. Lo riferisce la BBC
La situazione resta difficile anche nelle aree centrali e meridionali del Pakistan, dove le inondazioni degli ultimi giorni hanno fatto circa 1.600 vittime e costretto ieri il presidente Asif Ali Zardari, a interrompere il suo viaggio ufficiale in Europa per gestire lampeggior catasfrofe naturale del suo paese. Il Movimento dei talebani del Pakistan, nel frattempo, ha rivolto un appello al governo affinchè rifiuti l'aiuto degli Stati Uniti per gli alluvionati del Paese.
«Il governo non dovrebbe accettare l'aiuto americano - ha dichiarato in una telefonata Azam Tariq, un portavoce dell'organizzazione. «Noi possiamo dare 20 millioni di dollari per aiutare le vittime delle inondazioni ... Distribuiremo noi stessi gli aiuti alla popolazione, guidati dal nostro capo Hakimullah Mehsud se il governo ci garantisce che nessuno dei nostri sarà ucciso». Azam Tariq ha spiegato che i talebani pachistani «condannano l'aiuto americano e qualunque aiuto straniero» perchè ciò porta «all'assoggettamento». Il governo Usa, secondo quando comunicato dalla Casa Bianca, ha aggiunto 35 milioni di dollari supplementari ai primi 7,5 milioni di dollari già assegnati per aiutare gli abitanti delle zone sinistrate.
Anche nel Kashmir indiano migliaia di soldati sono impegnati nelle operazioni di soccorso. Qui le alluvioni hanno fatto oltre 170 morti, tra cui anche un cittadino italiano, Riccardo Pitton, originario di Torino, che si trovava nella regione di Leh insieme a due amici per una vacanza di trekking.