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Russia, il fuoco fa danni per 15 miliardi di dollari

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Questo articolo è stato pubblicato il 11 agosto 2010 alle ore 08:01.

MOSCA - «Ha fatto bene a rientrare dalle ferie in modo così tempestivo». Non si capisce se Vladimir Putin dica sul serio o scherzi, mentre fissa torvo il sindaco di Mosca, Jurij Luzhkov, seduto davanti a lui. Da qualche ora il cielo di Mosca ha iniziato a rischiararsi, l'aria sembra più respirabile e si prevedono forti venti in arrivo. Ma Luzhkov è tornato in città solo alla fine dell'apocalisse, quattro terribili giorni in cui Mosca è soffocata nel fumo bollente. Imperturbabile, il sindaco ha spiegato alle Izvestija di essere stato in convalescenza all'estero dopo «un incidente sportivo», ma ai suoi non è sfuggita una certa abbronzatura. Il sito Lifenews.ru, nel frattempo, racconta che mentre in città si boccheggiava, Luzhkov aveva avuto cura di far trasferire in luoghi più freschi le amate api, di cui è fanatico allevatore.

L'opposizione chiede le dimissioni del primo cittadino, sfondando una porta aperta: fonti del Cremlino fanno trapelare un'identica insoddisfazione verso Luzhkov. Per salvare la poltrona, lui ha sommerso Putin di promesse: il comune di Mosca contribuirà alla lotta contro gli incendi nella regione, ripulirà per bene la città, installerà condizionatori in ogni appartamento.
Luzhkov non è il solo ad avere problemi di questo tipo. La tragedia degli incendi russi è sfociata in una caccia ai responsabili per ciascuno dei nodi venuti al pettine; ma l'argomento più delicato, di cui pochi parlano, è l'impatto sulla popolarità del tandem al potere, Dmitrij Medvedev e Vladimir Putin. "Sfiduciati", titola Vedomosti. Riportando sondaggi che vedono presidente e primo ministro ai minimi degli ultimi anni: secondo il fondo Opinione sociale (Fom), se in gennaio il 62% dei russi aveva fiducia in Medvedev, la percentuale è scesa al 52%; nei confronti di Putin il favore è passato dal 69 al 61 per cento. Dati che si fermano al 1° agosto, e non tengono conto dei catastrofici ultimi giorni di fuoco: per arginare i danni, Putin ricorre a una tattica già sperimentata. E si fa riprendere ai comandi di un aereo anti-incendio. Due voli, 24 tonnellate d'acqua: "Putin spegne due incendi a Rjazan", proclama il canale Vesti.

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Tags Correlati: Aleksandr Morozov | Cremlino | Dmitrij Medvedev | Hsbc | Jurij Luzhkov | Mosca | Opinione | Politica | U2 | Vesti | Vladimir Putin

 

Che il contributo sia stato decisivo o meno, dal fronte delle foreste il ministero delle Emergenze spiega che la situazione non è peggiorata rispetto a lunedì: 557 incendi su 1.740 chilometri quadrati, 42 apparecchi e 166mila persone a combatterli; ma soltanto la pioggia e un calo della temperatura spegneranno definitivamente le fiamme. Quello sarà il momento per cominciare a fare bilanci. Sottolineando che le cifre non possono che essere provvisorie, ci provano diversi analisti: la conclusione è che nel breve termine l'economia russa pagherà questa ondata di caldo anomalo, gli incendi e la siccità con un punto percentuale di crescita, danni per 15 miliardi di dollari. Dopo un calo del Pil del 7,9% nel 2009, il governo russo quest'anno aveva previsto una ripresa del 4 per cento.
L'unico dato concreto disponibile, ricorda il capo economista di Hsbc Aleksandr Morozov, sono per ora solo le previsioni ufficiali di un calo del raccolto di grano da 90 a 60-65 milioni di tonnellate. In Russia, calcola l'Economist Intelligence Unit, l'agricoltura è responsabile per il 2% del Pil, ma dà lavoro a 5,9 milioni di persone, l'8,3% degli occupati. Alle ricadute su di loro bisogna aggiungere l'atteso rialzo dell'inflazione, con i generi alimentari che compongono il 38% dei consumi medi di una famiglia, e il rallentamento dell'attività nell'industria, nelle banche e nei centri commerciali, costretti a fermarsi per salvaguardare i dipendenti nei giorni del grande caldo, penalizzati dal crollo di clienti e turisti. Per fortuna, si potrebbe dire per concludere con un sorriso, ci sono gli U2: la band è attesa a Mosca il 25 agosto e il concerto, promette una portavoce, «si farà con qualunque tempo».

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