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Questo articolo è stato pubblicato il 18 agosto 2010 alle ore 16:22.
Lo scontro tra il presidente della Camera Gianfranco Fini e il Giornale prosegue a colpi di scoop e di relative smentite. Oggi il quotidiano diretto da Vittorio Feltri è tornato ad attaccare l'ex leader di An riportando la testimonianza di un ingegnere genovese residente nel Principato, Giorgio Mereto, che avrebbe assistito all'arrivo di Fini a Natale scorso nella casa della discordia, l'appartamento al civico 14 di Boulevard Princesse Charlotte a Montecarlo.
Così davanti al nuovo articolo pubblicato stamane dal Giornale «Altro testimone: Fini in quella casa», è arrivata la durissima replica del cofondatore del Pdl. «Un semplice accertamento presso le autorità monegasche e italiane che registrano i movimenti delle
scorte - si legge in una nota del portavoce di Fini, Fabrizio Alfano - sarebbe sufficiente a dimostrare che la trasferta a Montecarlo del presidente Fini è frutto unicamente della fervida fantasia del signor Mereto». Secondo Alfano, che parla di «illazioni e accuse false», «il presidente Fini non intende contribuire a scriverne le nuove puntate offrendo quotidiane
smentite».
La vicenda è dunque tutt'altro che conclusa e lo scontro tra Feltri e Fini proseguirà in un'aula di tribunale. «Una puntuale e dettagliata ricostruzione dei fatti - conclude la nota di Alfano - sarà invece offerta nelle sedi competenti (consiglio dell'Ordine dei giornalisti e tribunali), dove sarà il dottor Vittorio Feltri, direttore de "Il Giornale", a dover fornire tutte le spiegazioni del caso».
La replica di Feltri non si è fatta attendere. «La testimonianza non è di un Pinco Pallino qualunque- spiega il direttore del Giornale - ma dell'ingegner Giorgio Mereto, residente a Montecarlo da 25 anni e titolare della Mgm Marine Gasoil, società di trading petrolifero». Non c'è motivo di sospettare, prosegue Feltri, «che l'ingegnere non abbia detto la verità, visto che si è esposto con tanto di nome e cognome - puntualizzano dal quotidiano di via Negri - Quanto alle scorte (con le quali abbiamo una certa dimestichezza), tutti sanno che non è obbligatorio per nessuno usarle». Nell'articolo incriminato Mereto racconta infatti dell'arrivo di Fini nell'appartamento monegasco «accompagnato da un notevole spiegamento della polizia del Principato a sirene accese».