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Questo articolo è stato pubblicato il 18 agosto 2010 alle ore 16:55.
SONDAGGIO / A quale personaggio dedichereste un monumento nella piazza della vostra città?
Dopo l'abbattimento del muro di Berllino è iniziato quello dei simboli del comunismo nell'Europa dell'Est. L'ultima retata è stata fatta nel giugno scorso a Gori, città natale di Stalin, in Georgia: con un blitz notturno la sua statua è stata rimossa per far spazio a un monumento alle vittime del comunismo.
A vent'anni dal via di questa operazione di rimozione, un nuovo monumento in bronzo che rappresenta Lenin è stato svelato in nuovo quartiere di Montpellier, nel sud della Francia. La statua, alta 3 metri e 30 centrimetri e del peso di 850 chili, è stata commissionata allo scultore François Cacheux, dal presidente della regione del Languedoc-Roussilon, Georges Frêche . Ma il rivoluzionario bolscevico non è solo, e figura accanto ad altri quattro eroi scelti dal governatore, Winston Churchill, Charles de Gaulle, Franklin Roosevelt e Jean Jaurés (politico socialista) le cui statue saranno inaugurate a settembre.
L'iniziativa non ha mancato di suscitare polemiche, sia per la scelta dei personaggi che per il costo delle opere, pagate 200 mila euro l'una e a carico dei contribuenti. I verdi hanno minacciato di abbattere le statue, erette attorno alla centralissima Place Helios.
Frêche, espulso dal partito socialista dopo alcuni commenti razzisti sulla nazionale francese multietnica, ha spiegato di aver voluto onorare i grandi del XX secolo. E intanto ha già prenotato altre statue per l'anno prossimo: Gandhi, Golda Meir, Gamal Abdel Nasser, Nelson Mandela e, Mao un «leader che ha dato dignità a un grande paese». In un'intervista il governatore ha osservato che «trovare politici senza le mani sporche di sangue è quasi impossibile». (L.B.)