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Questo articolo è stato pubblicato il 22 agosto 2010 alle ore 15:01.
La Cina potrebbe aprire presto alla democrazia. Serve una riforma che accompagni lo sviluppo economico . «Se non saranno accompagnati da una riforma del sistema politico - ha affermato il premier cinese Wen Jiabao (le dichiarazioni sono state riportate dall'agenzia di Stato Xinhua) - i risultati ottenuti da una riforma economica saranno resi inutili e non sarà possibile raggiungere i nostri obiettivi di modernizzazione».
Se questa è la strategia che potrebbe mettere in campo il gigante asiatico nei prossimi anni, allora anche sul tema della tutela dei diritti umani è necessario cambiare registro. Il premier cinese questo lo sa. La soluzione è, a suo parere, fare in modo che «i diritti democratici e legittimi della popolazione siano garantiti».
Ancora: «Dobbiamo risolvere - ha spiegato il premier cinese - il problema dell'eccessiva concentrazione di potere, creare le condizioni che permettano al popolo di criticare e controllare il governo, e dobbiamo reprimere con fermezza la corruzione». Che, secondo Wen, potrebbe mettere in discussione i risultati che sono stati raggiunti dal punto di vista economico, con una Cina che ha scalzato il Giappone dal secondo posto della classifica delle economie più dinamiche.