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Questo articolo è stato pubblicato il 22 agosto 2010 alle ore 14:57.
Trentuno anni e non dimostrarli. Una partenza subito lanciata quella del Meeting per l'amicizia fra i popoli di Comunione e liberazione in programma a Rimini da oggi fino a sabato prossimo 28 agosto. L'edizione 2010 ruoterà intorno al tema «Che cos'è l'uomo, che cosa lo rende irriducibile a qualsiasi potere, a qualsiasi ideologia, a qualsiasi circostanza». Un tema ripreso anche nel messaggio inaugurale inviato dal Papa Benedetto XVI.
Ritenere che sia «il pane, cioè la soddisfazione materiale, a poter appagare l'uomo» rappresenta «una menzogna pericolosa, perchè contiene solo una parte di verità. L'uomo, infatti, vive anche di pane, ma non di solo pane». Il pontefice ha sottolineato che «l'uomo - infatti - è spesso tentato di fermarsi alle cose piccole, a quelle che danno una soddisfazione e un piacere a buon mercato, a quelle che appagano per un momento, cose tanto facili da ottenere, quanto ultimamente illusorie».
I numeri
A catalizzare l'attenzione nei confronti della manifestazione sarà il menu ampio e differenziato di temi, ospiti e dibattiti. Sono 135 gli incontri proposti, 19 gli spettacoli, 8 le mostre, 16 le manifestazioni sportive, 346 i relatori che interverranno alla manifestazione. Tra questi non ci sarà il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Emilia Guarnieri, presidente del Meeting, ha chiuso - rispondendo ai giornalisti che la sollecitavano a riguardo - a tutte le voci circolate negli ultimi giorni intorno alla presenza del premier: «Non c'è nulla che a noi risulti di queste indiscrezioni: Berlusconi non è nell'elenco degli ospiti invitati di quest'anno come avete visto voi stessi dal programma».
Le condizioni della ripresa economica
Subito in avvio il Meeting propone un incontro sulla congiuntura economica. Su «Ripresa a quali condizioni?» si sono confrontati il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, il consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, e il direttore centrale operazioni di Finmeccanica, Giovanni Bertolone. È necessario «mettere il tema della crescita economica, e di cosa bisogna fare per crescere, al primo posto dell'agenda politica», ha sottolineato Passera lanciando un invito «ad avere la disponibilità a cambiare, ad avere il coraggio per pensare alla grande». Affrontando così «responsabilità prima di tutto della politica ma anche dell'intera classe dirigente quindi - dice - di tutti noi».