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Questo articolo è stato pubblicato il 24 agosto 2010 alle ore 08:07.
Nonostante la crisi dell'anno scorso la Germania potrebbe chiudere il 2010 con un numero medio di disoccupati pari a 3,2 milioni, 250mila in meno rispetto al 2009 e oltre 1,5 milioni in meno rispetto a cinque anni fa. Ma il dinamismo di Berlino non basta a imprimere una scossa all'Eurozona: l'indice dei manager degli acquisti di agosto, calcolato dalla londinese Markit, evidenzia che l'economia tedesca mantiene una dinamica superiore senza però trainare gli altri partner europei. Quanto all'Italia, un rapporto della Confcommercio sulle regioni italiane certifica una ripresa senza consumi e taglia la stima sulla crescita del Pil del 2010 da 0,8 a 0,7 per cento.
Domani, intanto, il governo tedesco varerà una legge sulla ristrutturazione bancaria. Secondo fonti ufficiali è prevista anche l'introduzione di una tassa per finanziare i salvataggi degli istituti di credito.
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