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Questo articolo è stato pubblicato il 24 agosto 2010 alle ore 08:05.
Le professioniste provano a pareggiare i conti e, anno dopo anno, rosicchiano punti percentuali ai colleghi uomini. E se tra i farmacisti il sorpasso è già avvenuto diversi anni fa (oggi le donne rappresentano il 68% degli iscritti), in molte categorie il pareggio si avvicina a passi da gigante: le più vicine sono le consulenti del lavoro, che nel 2009 erano il 42,9% degli iscritti alla cassa previdenziale. Solo nove anni prima, nel 2000, le professioniste non raggiungevano il 36,4% del totale degli iscritti.
"Corrono" anche le avvocatesse (anche se il titolo al femminile non piace a nessuna): nel 1981 erano il 6% della categoria, nel 2000 hanno raggiunto quota 32,6% e nel 2009 hanno superato la soglia del 40,7%. E, secondo le stime della Cassa forense, nei prossimi otto anni le quote rosa sono destinate a un ulteriore balzo in avanti che le porterà a superare gli uomini.
Anche tra i notai, le donne sono in crescita: se nel 2000 rappresentavano il 20,8% della categoria, oggi la percentuale è salita al 28,5.
Negli ultimi nove, però, anni il "salto" più alto lo hanno fatto le veterinarie: nel 2009 le iscritte alla Cassa previdenziale erano 10.339 su un totale di 26.036 contribuenti, ossia il 39,7% della categoria. Ma solo nove anni fa le donne rappresentavano appena il 24,6% degli iscritti. Una crescita a due cifre (15%) in nove anni non è da tutti. A parte le veterinarie, solo tra i giornalisti si tocca un aumento percentuale che supera il 10% dal 2000 al 2009: le iscritte all'Inpgi (l'istituto di previdenza dei giornalisti) erano il 28% nel 2000 e sono il 38,2% adesso (7.040 donne su 18.416 iscritti).
Restano più basse le percentuali che riguardano i dottori commercialisti: su 51.858 iscritti alla Cassa le donne sono 14.703, ossia il 28,3 per cento. Il dato è comunque in linea con la "tendenza rosa" di tutte le professioni, visto che nel 2000 la percentuale si fermava a 21,5.
Numeri ancora più esigui sono quelli che fotografano la Cassa dei geometri, una professione ancora molto "maschile": Gli iscritti nel 2009 erano 95.036, tra loro solo 7.040 donne (l'8,9%). Pure in questo campo dove le professioniste sono una piccolissima minoranza, comunque, si registra un aumento delle quote rosa: nel 2000, infatti, la percentuale di donne era ancora più bassa (5,5%).
Anche nel campo tecnico degli ingegneri e degli architetti iscritti a Inarcassa si cominciano a fare strada le donne: oggi sono 37.491 su un totale di 149.101 contribuenti. Ma il dato è destinato a crescere ulteriormente, come dimostrano i dati sull'aumento delle ragazze iscritte ai corsi di laurea una volta "territorio" tutto maschile.