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Questo articolo è stato pubblicato il 26 agosto 2010 alle ore 18:08.
Eliminare i cartelli stradali che deturpano le strade e rovinano il paesaggio: questa la nuova crociata del governo britannico. Il ministro dei Trasporti, Philip Hammond, e il ministro delle Comunità, Eric Pickles, che gestisce gli enti locali, hanno scritto a ogni Comune del Regno chiedendo loro di rimuovere tutti i segnali stradali, cartelloni pubblicitari e colonnine spartitraffico che non sono strettamente necessari o specificatamente richiesti dalla legge.
Il sovraffollamento di segnali e cartelli non solo rovina l'estetica dei centri urbani e dei paesini inglesi, ma puó anche essere pericoloso perché distrae e confonde gli automobilisti. Un progetto pilota del ministero dei Trasporti ha dimostrato infatti che la rimozione di gran parte dei cartelli a Kensington High Street, nel centro di Londra, ha portato a un crollo del 47% del numero di incidenti stradali.
«Le nostre strade stanno perdendo le loro caratteristiche tipicamente inglesi - ha spiegato Pickles - Siamo sommersi da brutti segnali, colonnine invadenti, pavimentazione a chiazze e strade bloccate da ringhiere, uno spreco del denaro dei contribuenti che sarebbe meglio spendere per riparare le strade o ridurre le tasse comunali. Dobbiamo eliminare quest'accozzaglia e ridurre la confusione».
Le autorità locali tendono a esagerare con la scusa della sicurezza e per eccesso di zelo hanno trasformato le strade in «percorsi ad ostacoli», secondo i ministri: per questo il governo ha scritto loro per chiarire quali sono le nuove regole ‘minimaliste'. «Ovviamente alcuni segnali stradali sono necessari per far scorrere il traffico - ha precisato Hammond - Ma un eccesso di cartelli è uno spreco di denaro dei contribuenti e fa sembrare le nostre strade dei depositi di rottami piú che spazi pubblici».
Il governo ha avviato un sondaggio tra i cittadini per sapere cosa ne pensano, e chiedendo loro anche di segnalare esempi particolarmente eclatanti di sovraffollamento di cartelli che deturpa il paesaggio nella loro zona. Il nuovo diktat di Londra non è invece stato accolto con favore dalla Local Government Association. Il vicepresidente Richard Kemp ha dichiarato che l'ultima parola deve spettare ai Comuni e non al governo: «Soprattutto nelle strade del centro bisogna trovare un equilibrio tra pedoni, residenti, automobilisti, uffici e negozi e questa deve essere una decisione presa a livello locale, non imposta da un ministro».