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Questo articolo è stato pubblicato il 02 settembre 2010 alle ore 16:53.
Sì al piano di recupero degli scatti d'anzianità, ma sulla riforma della scuola il ministro Gelmini deve avere più coraggio. Per aumentare il tempo pieno è necessario coinvolgere regioni ed enti locali, mentre sui nuovi Its, gli istituti tecnici superiori post diploma, «è fondamentale aprire agli industriali e puntare a creare, al più presto, poli tecnologici in ogni provincia». A parlare al Sole24ore.com è Massimo Di Menna, 60 anni, segretario generale della Uil Scuola. Un sindacato «moderato», secondo il ministro Gelmini. Preferisco «un sindacato utile», ribatte lui.
Il Tesoro ha certificato i risparmi da utilizzare per il recupero degli scatti d'anzianità. Il decreto finale arriverà entro novembre: un impegno mantenuto?
Una conferma importante, soprattutto sulla tempistica. Quello che è urgente ora è l'immediata convocazione dei sindacati, visto che la manovra prevede di «sentire le organizzazioni sindacali» prima di firmare il decreto. Noi comunque considereremo chiusa la questione quando insegnanti e Ata che scattano di fascia riceveranno i soldi in busta paga.
Il ministro Gelmini ha detto che sul nuovo regolamento su come si diventa insegnanti manca solo il visto della corte dei conti. Questo provvedimento può essere una risposta al precariato?
Sì, ma a una precisa condizione. Che si facciano immediatamente i concorsi per quei posti che sono vacanti e la relativa graduatoria è esaurita. In caso contrario, visto che la scuola deve comunque funzionare, il rischio è che le nuove norme una volta entrate in vigore non risolvano il problema. Anzi finiscano per aggravarlo, creando altro precariato.
Secondo il ministero il tempo pieno è in aumento, ma solo il 29% delle richieste delle famiglie trova accoglimento. Non è una contraddizione?
Purtroppo no. Il punto è che una riduzione d'organico così forte ha avuto degli effetti. Nel pomeriggio, per esempio, specie al Sud, capita che in classe ci sia un solo insegnante, anziché due, a tutto discapito dell'attività laboratoriale. È necessario coinvolgere regioni ed enti locali. Faccio un altro esempio: la mensa, che è fondamentale per le 40 ore. A Milano, è un servizio che funziona ovunque. A Napoli e a Catanzaro è quasi del tutto assente. Serve allineare queste due realtà distanti anni luce.