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Questo articolo è stato pubblicato il 02 settembre 2010 alle ore 13:30.
Una rivoluzione. Il nuovo stadio che la Juventus inaugurerà nel luglio 2011 sulle ceneri del vecchio Delle Alpi diventerà a tutti gli effetti il benchmark del calcio italiano. Allineandosi agli impianti più all'avanguardia in Europa, come l'Allianz Arena o l'Emirates dell'Arsenal.
L'impianto, che ospiterà 41mila spettatori, introdurrà un inedito lifestyle nel pallone tricolore, soprattutto nell'area Premium club, quella dedicata agli spettatori Vip e alle aziende che ne possono fare il cuore dell'attività di hospitality sempre più gradita nel mondo del business internazionale.
Il top assoluto sarà il Club Gianni e Umberto Agnelli: una manciata di passi dal parcheggio con posto riservato alla poltrona in standard multisala. In mezzo, un'ampia lounge dal parquet in legno, con colonne e divanetti minimal grigio piombo e, sulle pareti, schermi che trasmetteranno le immagini storiche dei campioni bianconeri. Superata una porta in cristallo, ecco il ristorante, dove a un selezionato numero di tavolini bianchi abbinati a sedie di design, sempre bianche, verranno serviti i pasti prima del match.
Oltre all'area esclusiva intitolata all'Avvocato e a suo fratello, sono previsti la Tribuna 100, il Club intitolato a Boniperti e quello a Sivori, oltre ai tradizionale Skybox.
Niente di assolutamente nuovo, visto che in Italia le lounge Vip sono regolarmente attive da anni anche in altri stadi. Ma è proprio l'algido stile della location a innestare quel radicale cambiamento a cui puntano anche le altre società big del campionato di serie A. Impegnate in intricati rapporti con i Comuni proprietari degli impianti. (P.B.)