Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 04 settembre 2010 alle ore 08:07.
Il sindacato ritrova un po' di unità alla Fiat di Melfi: dopo due settimane, sono state raccolte tra i delegati della Rsu le firme necessarie all'indizione dell'assemblea chiesta dalla Fiom già il 23 agosto, subito dopo che l'azienda aveva impedito il rientro sul lavoro ai tre operai licenziati e reintegrati dal giudice.
L'assemblea è stata indetta per venerdì prossimo, 10 settembre. All'ordine del giorno la crisi dell'auto ed il piano industriale Fiat. L'accordo tra i sindacati è arrivato in una lunga riunione. Potrebbero aver influito i contrasti riemersi pubblicamente martedì, durante la manifestazione e lo sciopero indetti dalla Fiom: mantenerli penalizzerebbe i sindacati nella delicata contrattazione sul piano industriale. Ma l'atmosfera non si è tranquillizzata: ieri tenevano banco le reazioni alla ricostruzione di «Panorama», secondo cui i tre operai avrebbero effettivamente sabotato la produzione. Mentre la Fiom minaccia querele, il segretario generale della Fismic, Roberto Di Maulo, che ha parlato «di clima di intimidazione» ne trae spunto per chiedere al presidente della Repubblica e alla Fiat di tutelare i lavoratori che non scioperano. Intanto Pomigliano, ferma per i lavori di adattamento alle linee della nuova Panda, riaprirà per sei giorni e solo per i 2.200 addetti alla produzione dell'Alfa 159. La Fiat ha richiamato i lavoratori del turno mattutino per il 9 e 10 settembre e quelli di entrambi i turni dal 13 al 16.
Per il gruppo di Torino buone notizie dall'estero. AutoNation, il più grande Gruppo statunitense specializzato nel commercio di auto (200 impianti in tutto il Paese) ha dichiarato di voler fare offerte per «diversi» franchising Fiat. Intanto ieri ha lasciato Fiat per passare a Volkswagen Giovanni Perosino, direttore globale del marketing communication.
© RIPRODUZIONE RISERVATA