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Questo articolo è stato pubblicato il 05 settembre 2010 alle ore 16:07.
Tolleranza zero sui cittadini che risiedono irregolarmente in un Paese europeo. Dal palco del forum Ambrosetti a Cernobbio (Co), il ministro dell'Interno, Roberto Maroni ha annunciato che domani a Parigi chiederà agli altri ministri dell'interno della Unione europea che venga rispettata la norma sulla residenza all'interno dell'Unione. Vale a dire, che si possa tranquillamente «espellere quei cittadini comunitari che non rispettano la direttiva europea del 2004».
Il punto, ha spiegato Maroni, è che non deve passare il principio della "cattiveria", ma quello che consente di stare in un Paese a determinate condizioni. «Oggi - ha aggiunto - se queste condizioni non ci sono noi siamo impotenti. Non possiamo fare altro che dire: te ne devi andare». Se invece, ha sottolineato, c'è la volontà di applicare la legge, «bisogna avere in mano gli strumenti per farlo». Quindi, ha concluso, nulla a che fare con i rom. «Abbiamo dei cittadini che in base alla direttiva europea non possono risiedere stabilmente in un paese. Bene: io chiederò semplicemente che vengano dati gli strumenti per applicare la direttiva europea» (Cl.T.).