Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 08 settembre 2010 alle ore 20:15.
L'economia statunitense continua a crescere ma «tra luglio ed agosto ha mostrato ampi segnali di rallentamento». Lo scrive la Fed nel suo Beige Book infulenzando l'andamento delle Borsa di New York che accusa il colpo salvo poi risalire nel finale di seduta.
Tra i principali fattori di questo rallentamento c'è in primo luogo il cattivo stato di salute del settore immobiliare. La Fed spiega che sui dati delle vendite di case e costruzioni in genere ha pesato la fine, a giugno, del programma di incentivi fiscali del governo.
Nel rapporto rilasciato dalla Federal Reserve a due settimane dal vertice sulla politica monetaria si fa inoltre riferimento al fatto che cinque dei dodici distretti registrano condizioni «miste o di decelerazione». Nel rapporto precedente, solo due distretti, quelli di Atlanta e di Chicago, avevano mostrato dei cedimenti.
Sui consumi, i segnali sono contrastati. Nella maggior parte dei distretti ci sono stati miglioramenti, con un aumento generale delle spese. Ma ad Atlanta, per esempio, i consumi sono diminuiti. Mentre a New York e Dallas la crescita è rallentata. «Le spese sono complessivamente aumentate, nonostante il perdurare della cautela dei consumatori che limitano gli acquisti non essenziali, mentre l'attività nel settore del turismo é stata relativamente superiore alle media stagionale».
Mentre la ripresa economica sembra avere perso forza negli ultimi mesi, l'amministrazione Obama cerca soluzioni per ridare slancio alla crescita (in questo senso va anche la proposta di nuovi incentivi fiscali per le aziende e di investimenti per circa 50 miliardi di dollari nelle infrastrutture).
Tuttavia, anche se la ripresa sembra avere perso slancio, gli esperti non prevedono che il Paese scivolerà nuovamente nella recessione, convinti dell'efficacia delle misure volute dalla Federal Reserve e confortati dalle parole del presidente della Banca Centrale Ben Bernanke, che si é impegnato a fare di più riprendendo ad acquistare asset se fosse necessario per sostenere l'economia.
I tassi d'interesse, già al minimo storico, tra lo 0 e lo 0,25%, non possono essere ridotti ancora, ma la banca centrale potrebbe riprendere il suo programma di acquisti di buoni del Tesoro (lo stesso che sta mettendo in atto la Bce in Europa ndr.). All'inizio in piccole quantità, e in seguito con maggiore intensità. Secondo Bernanke, gli Stati Uniti torneranno a crescere in modo più sostenuto nel corso del 2011, quando i consumi torneranno a cresce più intensamente.