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Questo articolo è stato pubblicato il 09 settembre 2010 alle ore 15:33.
PARIGI – Non era mai successo, una première assoluta. Ieri un gruppo di poliziotti, inviati dalla sezione finanziaria della procura di Nanterre, ha effettuato una perquisizione presso la sede nazionale, nel cuore di Parigi, dell'Ump, il partito di Nicolas Sarkozy. La decisione è stata presa nel quadro di una delle inchieste che ruotano intorno a Liliane Bettencourt, l'anziana proprietaria del gruppo L'Oréal. Che avrebbe proceduto a finanziamenti, forse illeciti, a vantaggio della formazione di centro-destra, al potere in Francia. E di Sarkozy in persona.
La notizia è emersa solo oggi, sulla scia di indiscrezioni apparse sul sito della rivista Paris-March, ma è stata subito confermata dai diretti interessati, inquirenti e rappresentanti del partito. Anzi, un portavoce dell'Ump ha cercato subito di sminuire i fatti: «Non si tratta di una perquisizione vera e propria – ha sottolineato -. I poliziotti ci hanno chiesto di venire per chiedere informazioni. Abbiamo deciso di aprire loro le porte». Sta di fatto che gli inquirenti erano alla ricerca di un carteggio fra Eric Woerth, ministro del lavoro e uomo di fiducia del presidente, e Patrice de Maistre, che gestisce il patrimonio della signora Bettencourt, la donna più ricca di Francia. Nel mirino delle forze dell'ordine anche la documentazione relativa alla campagna di Sarkozy alle ultime presidenziali, nel 2007, della quale Woerth era tesoriere, incarico che, per l'intero partito, ha conservato fino alla fine di luglio, persino negli anni in cui è stato alla guida del dicastero del bilancio, dal 2007 fino alla scorso 22 marzo.
Proprio Woerth avrebbe insistito presso Sarkozy perché venisse accordata la legion d'onore (la più alta onoreficienza della repubblica francese) a de Maistre, nei primi mesi di quel famoso 2007. In parallelo de Maistre avrebbe fatto firmare alla Bettencourt assegni a favore di Woerth e di Sarkozy, come confermato da una ex collaboratrice dell'uomo, che lavora costantemente accanto alla proprietaria di L'Oréal. Pagamenti di questo tipo sarebbero dimostrati pure grazie a intercettazioni effettuate all'insaputa di de Maistre e della Bettencourt da parte dell'ex maggiordomo della signora.