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Questo articolo è stato pubblicato il 10 settembre 2010 alle ore 08:00.
L'accusa, riportata ieri dal quotidiano britannico Guardian, è inquietante: «Uccidevano civili per divertimento e collezionavano le dita dei cadaveri come trofei». Avevano formato una «squadrone della morte», minacciando chiunque li avesse denunciati. Il nuovo scandalo sulle operazioni dell'esercito americano in Afghanistan, provato dalle autorità giudiziarie militari, rischia di essere uno dei peggiori crimini di guerra commessi da elementi dell'esercito americano dall'inizio della guerra contro i talebani, a fine 2001.
In un periodo, peraltro, in cui è in corso l'offensiva contro i miliziani nella loro roccaforte di Kandahar, nel sud del paese, e i militari hanno bisogno del sostegno della popolazione civile. Cinque soldati ora rischiano la sentenza capitale o il carcere a vita. Altri sette sono accusati di aver insabbiato gli omicidi e di aver picchiato una recluta che aveva tentato di denunciarli.
La storia risale allo scorso novembre. Quando il sergente Calvin Gibbs, 25 anni, del Montana, arriva alla base operativa di Ramrod, nella turbolenta provincia di Kandahar. Secondo le testimonianze, citate dal sito Army Times già in agosto, Gibbs appena arrivato si sarebbe vantato di aver eliminato civili in Iraq, precisando quanto fosse facile «lanciare contro di loro una granata e ucciderli». Insieme al soldato Jeremy Morlock, Gibbs forma in poche settimane la sua squadra della morte. Tutti e cinque i componenti del "Kill Team" facevano parte della della compagnia B, II battaglione, I reggimento di fanteria della quinta Brigata "Striker Combat Team". Una brigata arrivata a Kandahar nell'agosto del 2009, che ha perso decine di uomini in violenti scontri contro i talebani.
Secondo i documenti in possesso degli inquirenti, che devono decidere se trasmetterli alla Corte marziale, durante le missioni di pattuglia avrebbero assassinato almeno tre civili. Il primo sarebbe stato Gul Mudin. La sua colpa essere sbucato da un campo di papaveri affacciandosi da un muretto e imbattendosi nella squadra di Gibbs. Morlock avrebbe inizialmente detto agli inquirenti che il sergente gli ha consegnato una granata nella mano. Dopo aver tolto la sicura l'ha gettata al di là del muretto. Il soldato Holmes, 19 anni, avrebbe poi scaricato una raffica di mitra contro il muretto. Secondo i legali di Holmes, il soldato ha obbedito a un ordine, inconsapevole che si trattasse di assassinio per divertimento: «Siamo ansiosi di andare in tribunale per mostrare al mondo che Holmes è un ragazzo di 19 anni con un grande cuore che sta combattendo una guerra in un teatro difficile».