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Questo articolo è stato pubblicato il 10 settembre 2010 alle ore 12:13.
«Per regolamento e Costituzione il presidente Fini non è sfiduciabile. Esercita il suo ruolo con autorevolezza e imparzialità che gli viene riconosciuta. Altre sono le valutazioni politiche su cui il presidente del Senato non interviene. Sotto il profilo costituzionale e regolamentare il presidente della Camera non può essere oggetto di sfiducia a meno che non si fosse macchiato di responsabilità delle quali non mi risulta essersi macchiato». Lo afferma il presidente del Senato, Renato Schifani, a chi gli chiede un commento sulle richieste del Pdl a Fini affinchè lasci la presidenza di Montecitorio.
Le sue argomentazioni di fatto ricalcano quelle già espresse dallo stesso Fini nell'intervista a Enrico Mentana dei giorni scorsi quando aveva commentato la decisione di Bossi e Berlusconi di andare dal presidente Napolitano e chiedere le sue dimissioni.
Quanto all'eventualità di elezioni anticipate, per il Presidente del Senato, Renato Schifani, in caso di crisi di governo il riferimento è il Capo dello Stato. Pdl e Lega invocano la sovranità popolare, mentre il centrosinistra si appella alla Costituzione e non esclude il tentativo di formare un altro governo sostenuto da una maggioranza diversa da quella uscita dalle urne. «Proprio per rafforzare l'una o l'altra tesi interpretativa - ha rimarcato Schifani - abbiamo assistito questa estate a velenose polemiche che non hanno risparmiato neppure chi deve essere, e lo ha sempre dimostrato nei fatti, l'unico baluardo a garanzia della funzionalità e della legittimità del sistema».
«Il Presidente Napolitano ha, da sempre, svolto il suo alto incarico con assoluta trasparenza, autentico equilibrio, ferma saggezza; ha garantito la funzionalità del sistema, è e rimane un punto di riferimento istituzionale fondamentale, a maggior ragione in momenti di turbolenza politica, quando diviene indispensabile la sua posizione terza che guardi con vera obiettività al bene del Paese. A lui - ha aggiunto - va, pertanto, la nostra stima e fiducia».
«L'opinione pubblica - afferma il presidente del Senato Renato Schifani nel corso del suo intervento alla scuola di formazione del Pdl - chiede che venga realizzato il programma che ha votato; gli italiani non desiderano andare alle urne con cadenze troppo ravvicinate. Hanno già scelto con il loro voto il governo, il premier, la maggioranza che ritenevano meglio li potesse rappresentare e chiedono governabilità con l'attuazione del programma da loro votato. Ogni interruzione anticipata della legislatura è un evento traumatico e deve trovare motivazioni e cause e circostanze gravi e irreversibili. Troppe tensioni dilaniano inutilmente il Paese - prosegue - che in questo momento ha bisogno di vedere risolti i problemi che la crisi economica ha posto sul tappeto»