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Questo articolo è stato pubblicato il 11 settembre 2010 alle ore 08:05.
FRASCATI. Dal nostro inviato
Colpo di acceleratore con il turbo, e a sorpresa, per la Banca del Mezzogiorno. Iccrea in rappresentanza del mondo delle banche di credito cooperativo, Poste spa e il ministero dell'Economia – ma quest'ultimo solo in qualità di socio di minoranza - hanno avviato in questi giorni una due diligence formale per acquisire il Mediocredito centrale da UniCredit e trasformarlo nella banca per il Sud.
I tempi con questa operazione vengono di colpo accelerati: per il nuovo istituto che opererà nel meridione, per sostenere le Pmi, l'occupazione e la crescita, non è più necessario richiedere una nuova licenza bancaria perché la Banca per il Mezzogiorno nascerà in un certo senso già pronta, rilevando uno dei grandi nomi del mondo del credito a medio-lungo termine.
L'operazione, che ha richiesto una lunga fase di messa a punto, ha ora raggiunto i tempi di maturazione. Il primo settembre, infatti, UniCredit ha portato a termine la scissione formale dal gruppo del Mediocredito centrale: gran parte del personale è passato a UniCredit ma la struttura non è stata completamente svuotata. Restano competenze, know how e specializzazioni nell'erogazione del credito a medio-lungo termine, l'attività di secondo livello che farà decollare la Banca del Mezzogiorno.
La due diligence è il primo passo formale per stabilire il prezzo della cessione: durerà qualche settimana, con il coinvolgimento di Kpmg e Price Waterhouse. Stando a fonti bene informate provenienti dal mondo bancario, UniCredit spinge per portare avanti questa vendita, che rientra nel suo piano strategico.
Favorevoli anche Poste e Iccrea, proiettate così all'istante sui nastri di partenza: Mediocredito centrale ha addirittura una licenza bancaria “piena”, può fare, volendo, di tutto. Ma il progetto iniziale di avvio dell'attività della Banca per il Mezzogiorno resta invariato, stando alle fonti.
La formula della nuova banca per il Sud, in seguito all'acquisizione di Mediocredito centrale, rifletterà il piano ideato inizialmente dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti: Iccrea, le Bcc, Poste e il Mef (per una piccola quota) acquisiscono il Mediocredito e lo ribattezzano Banca per il Mezzogiorno: per operare l'istituto potrà valersi degli sportelli di Poste, stipulando convenzioni come previsto dalla legge istitutiva, e degli sportelli delle banche di credito cooperativo che parteciperanno all'iniziativa. Tanto più numerosi gli istituti partecipanti o soci, tanto più presa sul territorio farà la nuova banca.