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Questo articolo è stato pubblicato il 13 settembre 2010 alle ore 13:46.
La Nuova Zelanda torna sul trono del Tri Nations e lo fa centrando una serie di record. Il torneo tra le grandi potenze dell'emisfero Sud si è concluso con una nuovo successo in rimonta (23-22 in casa dell'Australia) e questo ha consentito agli All Blacks - che da tempo si erano aggiudicati il loro decimo torneo, su 15 edizioni in totale - di chiudere con una striscia di sole vittorie. Sei su sei: non era mai successo da quando, nel 2006, è stata istituita la formula a 9 partite.
Gli uomini in nero hanno centrato anche il primato di punti in classifica (27) e di mete e punti segnati nel torneo, arrivando rispettivamente a quota 22 e 184. Nel corso della competizione, poi, Daniel Carter è diventato l'uomo che ha segnato più punti in test match con la propria Nazionale (1118), mentre Richie Mc Caw ha ora il maggior numero di presenze (52) come capitano degli All Blacks. Il tutto nel corso di un 2010 che aveva già portato alla Nuova Zelanda la Coppa del Mondo Under 20 e quella femminile.
L'ultima partita, giocata a Sydney, sembrava ormai "destinata" all'Australia, che aveva chiuso il primo tempo sul 14-9 ed era arrivata quasi alla mezz'ora della ripresa sul 22-9 (e sul 2-0 nel conto delle mete, con i Wallabies a segno grazie a O' Connor e Ashley-Cooper). La squadra di casa, però, è calata alla distanza, un po' per fatica e un po', forse, per deconcentrazione. E allora ecco gli All Blacks pronti a lottare fino all'ultimo, a stanare le occasioni e a cercare di farle proprie, anche grazie a una supremazia degli avanti che si faceva più netta minuto dopo minuto. Erano le mete di Mc Caw e di Read, e le relative trasformazioni di Weepu, a garantire i punti per un sorpasso millimetrico, ma sufficiente.
Qualcosa del genere era successo in agosto a Johannesburg, nel match vinto in casa del Sudafrica campione del mondo. A Soweto - nello stadio che, sempre questa estate, ha ospitato la finale dei Mondiali di calcio - il cartellino diceva 22-14 per gli Springboks fino a un quarto d'ora dalla fine, ma la Nuova Zelanda aveva la riserva di energie per non arrendersi e con un parziale di 15-0 ribaltava l'esito del match.
I sudafricani, battuti in casa dopo le due sconfitte esterne subite nei primi turni, sono i protagonisti negativi dell'edizione 2010. Se l'anno scorso avevano vinto cinque partite su sei (superando proprio gli All Blacks tre volte su tre), stavolta la situazione si è capovolta. L'unica soddisfazione è venuta dal 44-31 casalingo con l'Australia, che però si è rifatta nel penultimo turno, ancora in Sudafrica: partita da ricordare per il punteggio alto (41-39 e addirittura 8 mete a 5) e per la rimonta degli Springboks vanificata nel finale da Beale con un calcio da 55 metri. Ma certo le difese quel giorno si erano prese un giorno di vacanza.