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Vuelta, tutto da rifare per Nibali che perde la maglia di leader. Decisiva la crono finale mercoledì

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Questo articolo è stato pubblicato il 13 settembre 2010 alle ore 18:55.

Vincenzo Nibali ha perso la maglia rossa di leader della Vuelta spagnola di ciclismo al termine della tappa più dura. A vincere la 16/a frazione della corsa, da Gijon a Cotobello di 181,4 km, è stato lo spagnolo Mikel Nieve (Euskaltel). Leader della classifica è tornato il connazionale Joaquin Rodriguez (Katusha), con Nibali secondo con un ritardo di 33 secondi.
Nieve è giunto al traguardo da solo sul Cotobello, ultimo di tre colli di prima categoria. Nibali ha subito ripetuti attacchi: nell'ordine da Frank Schleck, Carlos Sastre, Ezequiel Mosquera e poi da Rodriguez. Mercoledì, dopo la giornata di riposo, è in programma la cronometro individuale di 46 chilometri di Peafiel in cui Nibali parte favorito.

Quella di oggi era la tappa regina di questa 65esima Vuelta di Spagna e non ha deluso le attese. Alla vigilia dell'ultimo giorno di riposo prima del rush finale, la Gijon-Cotobello di 181,4 chilometri, 16esima frazione, regala un nuovo leader alla corsa, Joaquin Rodriguez, e la prima gioia da pro a Mikel Nieve Ituralde, 26enne di Leitza, che sulle strade asturiane porta a compimento l'ottimo lavoro di squadra della Euskaltel-Euskadi, quasi a festeggiare il ritorno a casa del compagno Igor Anton, dimesso oggi dell'Hospital de Cruces dopo la rovinosa caduta di sabato quando era al comando della classifica.

All'attacco al chilometro 95 assieme ad Amets Txurruka e Juan Josè Oroz, anche loro dell'Euskaltel, Nieve è andato a riprendere il gruppo di fuggitivi riducendolo fino a cinque elementi, per poi accelerare sul tratto finale dell'ultima salita e tagliare quasi incredulo il traguardo. Un'azione partita da lontano, condotta con intelligenza e conclusa gettando il cuore oltre l'ostacolo, con le ultime energie rimaste che gli hanno consentito di resistere al minaccioso ritorno di Franck Schleck. «Fino agli ultimi metri non sapevo se sarei crollato e invece è andato tutto benissimo, ho dato fino all'ultima goccia», le parole di Nieve, che ha inflitto 1'06« al campione lussemburghese che nel finale, dopo un paio di tentativi andati a vuoto, ha trovato lo scatto giusto per rimettersi in corsa.

Missione compiuta per Schleck, che è così riuscito a guadagnare quella trentina di secondi sui migliori che gli consentono di portarsi al quarto posto della classifica generale, a 2'16'' dalla nuova maglia rossa Rodriguez. Anche il corridore della Katusha, fino a ieri a 4'' da Vincenzo Nibali, merita i titoli di testa perché quando a un certo punto è stato chiaro che niente e nessuno avrebbe ormai fermato Nieve, ha capito che era il momento di provare ad attaccare lo Squalo dello Stretto. E con ottimi risultati.

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Tags Correlati: Amets Txurruka | Carlos Sastre | Frank Schleck | Hospital | Igor Anton | Joaquin Rodriguez | Mikel Nieve Ituralde | Spagna | Sport | Vincenzo Nibali

 

Nibali, spalleggiato dal fedele scudiero Kreuziger, aveva tenuto sotto controllo la situazione senza troppi problemi, dando anche l'impressione di poter da un momento all'altro piazzare la zampata vincente. Ma negli ultimi chilometri gli avversari hanno fiutato l'odore della preda e il ritmo alto imposto da Kreuziger si è rivelato controproducente. E quando Rodriguez si è alzato sui pedali, Nibali non ha resistito, al punto da preferire l'addio alla maglia rossa a uno sforzo che avrebbe rischiato di pagare a caro prezzo nei prossimi giorni. In fondo il distacco, ora di 33», resta colmabile, con Ezequiel Mosquera sempre terzo ma a 53« e una lotta per il successo finale che resta apertissima. Domani pausa, giusto il tempo di ricaricare le pile in vista della crono di mercoledì, 46 chilometri con partenza e arrivo a Penafiel, prima delle ultime fatiche sulla strada per Madrid.

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