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Questo articolo è stato pubblicato il 14 settembre 2010 alle ore 20:58.
L'Unione europea minaccia la linea dura; Parigi esprime tutto il suo "stupore" ma non fa alcuna marcia indietro. Prosegue dunque il braccio di ferro tra Bruxelles e la Francia a proposito del programma di espulsioni degli immigrati adottato dal governo francese. E così anche oggi la politica dei rimpatri "volontari" ha vissuto una nuova puntata: oltre 220 rom sono stati ricondotti in Romania con due voli in partenza da Parigi e Marsiglia.
Un provvedimento giunto nella giornata in cui la Commissione europea ha annunciato l'intenzione di avviare una procedura d'infrazione contro la Francia, per trasposizione insufficiente di una direttiva europea sulla libera circolazione di cittadini europei e "applicazione discriminatoria" di questo testo. "Adesso basta!", ha dichiarato durante una conferenza stampa il commissario alla Giustizia e ai Diritti dei cittadini, Viviane Reding, riferendosi alla politica francese che, a suo dire, avrebbe anche nascosto l'esistenza di una circolare che prende espressamente di mira i rom per le espulsioni. È "una vergogna", ha tuonato il commissario europeo. "Ho l'intenzione di proporre (la procedura di infrazione, ndr) al presidente della Commissione", ha precisato, indicando che dovrebbe essere presa una decisione "entro due settimane".
Un avvertimento in piena regola che, però, non ha scomposto le autorità francesi. Parigi ha espresso "stupore" ed ha fatto sapere di non volere alimentare "polemiche". "Abbiamo appreso con stupore la notizia delle dichiarazioni di Viviane Reding. Non crediamo che con queste dichiarazioni si possa migliorare e risolvere la sorte e la situazione dei rom che sono al centro delle nostre preoccupazioni e della nostra azione", ha dichiarato il portavoce del ministero degli esteri Bernard Valero.
La Francia, insomma, va avanti per la sua strada. Che è quella dei rimpatri. Oggi è stato ricondotto in Romania un altro gruppo di rom. Oltre 160 sono stati imbarcati su un aereo partito dall'aeroporto parigino di Roissy-Charles de Gaulle. Altri 69 rom, tra cui 12 bambini, sono partiti invece dallo scalo di Marsiglia, con destinazione Bucarest. Le persone rimpatriate hanno accettato la procedura di "ritorno volontario" adottata dal governo, che prevede un incentivo di 300 euro per ciascun adulto e 100 euro per i bambini.