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Questo articolo è stato pubblicato il 15 settembre 2010 alle ore 13:46.
L'Italia è "The Bordello State" e con il primo ministro Silvio Berlusconi ha fatto la sua discesa nell'Inferno. Lo scrive la rivista americana Foreign Policy in un'amara analisi di James Walston che attacca il premier e dipinge un quadro scoraggiante della politica e dell'economia italiana. Walston ripercorre i versi di Dante "Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincie, ma bordello!" (Purgatorio, Canto VI) e ricorda l'appello lanciato nell'ultimo libro, postumo, dell'economista Paolo Sylos Labini ("Ahi Serva Italia, un appello ai miei concittadini").
Il suo appello – si legge su FP - era la difesa dell'economia di mercato e delle sue regole… «gli enormi conflitti d'interessi del primo ministro e miliardario italiano Silvio Berlusconi si sono fatti beffe di queste regole». Dopo una frecciata sulla sua vita privata – «le residenze del primo ministro sono diventate bordelli - e non solo metaforicamente» – Berlusconi viene bersagliato per la sua mancanza di leadership, evidente già a fine luglio, ma oggi ancora più palese: nell'ultima quindicina di giorni «la mancanza di direzione è diventata parossistica», scrive Walston. In sintesi, la situazione di politica interna: per quasi tutto agosto Berlusconi ha minacciato elezioni anticipate per tenere a bada Gianfranco Fini. Poi ha cominciato a fare marcia indietro quando i sondaggi hanno indicato che a vincere sarebbe stata la Lega Nord e che c'era una buona possibilità che il Pdl non avrebbe avuto la maggioranza in Senato. Così è tornato a parlare di "Grandi Riforme", la più controversa delle quali è quella della giustizia, «che per Berlusconi significa ottenere l'immunità dai procedimenti giudiziari».
Non va meglio in politica estera, «controproducente come la politica interna». Walston nota che in Russia il premier ha usato una conferenza del Cremlino per attaccare Fini e ha definito Vladimir Putin e Dmitry Medvedev «un dono di Dio alla democrazia» (una vignetta dell'Economist mostra il vero amore di Putin per la democrazia e la stampa, nota FP). «Ancora più imbarazzante» la notizia che una delle motovedette italiane donate alla Libia abbia mitragliato un peschereccio italiano.