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Questo articolo è stato pubblicato il 16 settembre 2010 alle ore 08:07.
Sul piano per la banda larga il governo lancia un sos alle regioni. Le risorse scarseggiano, così l'unica speranza di salvare almeno una parte del progetto di riduzione del "digital divide" è coinvolgere i governatori, già interpellati formalmente nella riunione della sede stabile di concertazione che si è svolta al ministero dello Sviluppo economico. Del piano nazionale sulla banda larga da 800 milioni si è nel tempo persa traccia e l'orientamento, di fronte all'esiguità dei fondi, sarebbe quello di concentrarsi soltanto sui distretti industriali. Con una dote, però, di soli 100 milioni divisi equamente tra finanziamento statale e cofinanziamento regionale.
Intanto da Bruxelles arrivano le «raccomandazioni», anticipate dal Sole 24 Ore, sullo sviluppo dei network Ngn. Un draft di 25 pagine che parla di maggiore apertura della rete per gli operatori alternativi, ma anche di coinvestimenti.
Fotina e Lepido u pagina 22