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Questo articolo è stato pubblicato il 17 settembre 2010 alle ore 08:05.
«L'auto ora è libera», libera di calibrare le alleanze senza più i vincoli derivanti dal condividere lo stesso tetto con business strutturalmente diversi. L'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, ha voluto sottolineare il via libera dell'assemblea allo spin off che dividerà in due il gruppo del Lingotto. «Momento storico», per il presidente John Elkann, che segna la nascita di «due società forti, con ambizioni, obiettivi e persone pronte a realizzarli». Fiat Industrial, con Iveco e Cnh, arriverà in Borsa il 3 gennaio: entro fine mese verrà presentato il documento informativo definitivo e la richiesta di quotazione della società scissa che dovrebbe essere approvato per novembre. Da gennaio le due Fiat – quella dell'auto e quella di camion e trattori – inizieranno cammini separati, con un indebitamento netto industriale iniziale di 2,5 miliardi ciascuna.
Intanto l'accordo Ue-Corea è stato criticato anche da Marchionne per mancanza di reciprocità.
Servizi u pagine 2, 3 e 8
con un'analisi di Giuseppe Berta