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Questo articolo è stato pubblicato il 20 settembre 2010 alle ore 17:35.
Sono arrivate oggi alla procura di Roma, dal Principato di Monaco, le carte relative alla compravendita dell'immobile lasciato in eredità dalla contessa Anna Maria Colleoni ad An. La documentazione era stata consegnata a piazza Cavour, dove ha sede la Cassazione, e non a piazzale Clodio, dove si trovano gli uffici della procura.
Le carte chieste dai giudici romani risultato però incomplete tanto che il procuratore Giovanni Ferrara e l'aggiunto Pierfilippo Laviani hanno deciso di inoltrare una seconda rogatoria per chiedere alle autorità monegasche una serie di accertamenti di natura fiscale (soprattutto per definire l'esatto valore dell'appartamento di Boulevard Princesse Charlotte 14 in sede di successione) e una integrazione di atti ulteriori.
Una richiesta che imporrà un momentaneo stop al calendario di audizioni. «Questi atti in più che chiediamo a Montecarlo - è stato spiegato in procura - servono anche per riscontrare le versioni fornite dalle persone sentite nei giorni scorsi come persone informate sui fatti». Non solo, ma in procura si precisa anche che quanto apparso alcuni quotidiani (Il Giornale e Libero) e spacciato come il contratto di affitto incriminato (con la stessa firma del locatore e del locatario) è in realtà una nota di trascrizione sul pubblico registro di Montecarlo del contratto di affitto. Quanto alle prossime audizioni dei testi chiamati in causa nella vicenda, non é ancora chiaro se, come e quando Gianfranco Finie GiancarloTulliani saranno convocati dai pm. (Ce. Do.)