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Questo articolo è stato pubblicato il 21 settembre 2010 alle ore 10:26.
Lady Gaga wonder woman. Ieri la cantante pop newyorkese, il cui vero nome è Stefani Germanotta, ha tenuto un comizio di fronte sostenitori dei diritti dei gay – tra cui studenti universitari e genitori con bambini piccoli - raccolti in Deering Oaks Park a Portland, nel Maine, sulla costa nord-est degli Stati Uniti. Una manifestazione per l'abrogazione del "non chiedere, non dire" la normativa che impedisce alle persone gay e bisessuali di effettuare il servizio militare qualora rivelino il loro orientamento sessuale. I repubblicani intendono impedire l'abolizione di questa normativa di cui si discuterà questa settimana in Senato.
I sostenitori dei diritti dei gay non sono sicuri di avere i 60 voti necessari per superare i repubblicani. Il Maine è diventato il campo di battaglia decisivo perché i suoi due senatori repubblicani, Susan Collins e Olympia J. Snowe, sono pubblicamente indecisi sulla questione. Anche se in una e-mail, Kevin Kelley, un portavoce della signora Collins, ha detto che il senatore è l'unico repubblicano alla commissione Forze armate a volere votare per l'abrogazione perché "crede che le nostre forze armate devono accogliere il servizio di ogni qualificato individuo che sia disposto e in grado di servire il nostro paese ".
Nelle ultime settimane Lady Gaga, che da tempo sostiene i diritti dei gay, ha fatto dell'abrogazione del "non chiedere, non dire" una missione personale. Dopo aver terminato un concerto a Raleigh, North Carolina (costa sud-est) nella notte di domenica ha viaggiato per 15 ore nel suo tour bus per arrivare puntale alle 17 nel Maine.