House Ad
House Ad
 

Notizie Italia

Storia ordinaria di progetti e ritardi. Parte da lontano l'onda di fango che paralizza la Milano dell'Expo

Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 21 settembre 2010 alle ore 19:25.

La Milano dei corsi d'acqua, fiore all'occhiello di Expo 2015, potrebbe trasformarsi in un boomerang per l'amministrazione comunale. Allagamenti, esondazioni e rischi idrogeologici allarmano, e perfino esasperano, i cittadini: «La nostra pazienza ha esondato», recita un volantino fuori dall'Esselunga di viale Zara che invita tutti i residenti delle zone 2 e 9 a Nord di Milano a riunirsi per affrontare l'emergenza Seveso.

La città sta facendo i conti con i danni, dopo gli allagamenti di sabato scorso, quando il fiume, che in città scorre nel sottosuolo, ha letteralmente invaso strade e gallerie della metropolitana. Il torrente di acqua e fango che scorreva lungo viale Zara si è riversato nel tunnel del nuovo metrò 5 e, correndo nella galleria appena scavata, ha infine incrociato il percorso della linea gialla. Un treno è ancora sommerso dal fango. Le stazioni di Zara e Sondrio sono invase dalla melma e, mentre la fermata di Centrale dovrebbe riaprire nelle prossime ore, queste due potrebbero restare chiuse fino a venerdì. Si parla già di danni per 2 milioni di euro, senza contare i ritardi sul cantiere della metro 5: prima di ripartire con i lavori ci vorrà almeno un mese.

La caccia alle responsabilità è partita subito. Gli abitanti sono pronti a chiedere spiegazioni sul perché in viale Zara, arteria vitale per il traffico milnese da e verso l'hinterland a nord del capoluogo, il manto stradale sia sprofondato risucchiando un automobile. «Era successa la stessa cosa pochi mesi fa, ad agosto, ma dopo nessuno aveva fatto niente – racconta la proprietaria di una delle villette tra il 101 e il 111 di Viale Zara, a pochi metri dalla voragine -. Quest'estate i nostri vicini ci hanno chiamato un paio di volte per avvisarci degli allagamenti, e mio marito ha dovuto tornare a casa dalle ferie. Le cantine si erano allagate». Dall'inizio dell'anno il Seveso è esondato ben sette volte.

Finora la strada non aveva mai ceduto e la metropolitana non si era mai allagata, ma il problema qui è noto - e sperimentato - da anni. «Un progetto per l'emergenza Seveso c'è – afferma Luca Lepore, presidente del Consiglio di zona 2 -. Ma ci vuole l'accordo tra i Comuni coinvolti. È la regione che segue il protocollo di coordinamento». La cabina di regia del Pirellone conferma di aver trovato da tempo la soluzione: «Abbiamo stabilito nel 2007 come agire», afferma il presidente Roberto Formigoni. Ma le responsabilità ricadono su Roma: quest'estate i fondi Fas con cui erano finanziate le opere «sono stati bloccati dal governo». Gli interventi programmati sono due: il canale scolmatore di nord-ovest, finanziato con 23,4 milioni di euro, e una vasca di laminazione a Senago, finanziata con 10 milioni di euro dalla Regione. Ma il finanziamento è avvenuto attraverso fondi Fas che «il governo ci ha segnalato la necessità di bloccare, a causa della situazione economica», aggiunge Formigoni, con la manovra di correzione dei conti pubblici di luglio.

L’articolo continua sotto

Tags Correlati: Ambiente | Borsa di Milano | Fas | Luca Lepore | One-o-one Network | Roberto Formigoni | Seveso | Zara

 

Gli interventi di regimazione idraulica rientrano in un piano regionale di quasi 150 milioni di euro, in gran parte concentrati nell'area metropolitana milanese. Nel mirino ci sono soprattutto i fiumi Olona, Bozzente, Lura, Guisa, Seveso, Lambro e Trobbie. La Regione assicura che sono già stati localizzati i siti adeguati dove convogliare l'acqua in eccesso, e sono in corso i protocolli d'Intesa con i Comuni a monte di Milano. Per la conclusione di tutti i lavori serviranno 2 o 3 anni.

Il fenomeno delle esondazioni è cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni, a causa del progressivo inurbamento dell'hinterland che ha reso impermeabili i terreni. «Il Comune di Milano sicuramente è rimasto inerte troppo a lungo e ha le sue responsabilità – conclude il presidente del consiglio di zona 2, Luca Lepore -. Ma i veri responsabili sono i nostri vicini di casa, che sono attraversati dall'acqua, continuano a costruire case. Poi, si riversa tutto su Milano. Le piene arrivano di colpo, e arriveranno ancora se non si faranno le opere».

Shopping24

Da non perdere

L'esempio di Baffi e Sarcinelli in tempi «amari»

«Caro direttore, ho letto (casualmente di fila) i suoi ultimi tre memorandum domenicali. Da

L'Europa federale conviene a tutti

Ho partecipato la scorsa settimana a Parigi a un incontro italo francese, dedicato al futuro

Non si può privatizzare la certezza del diritto

In questa stagione elettorale, insieme ad un notevole degrado, non solo lessicale, ma anche di

Le sette criticità per l'economia Usa

Quale futuro si prospetta per l'economia degli Stati Uniti e per quella globale, inevitabilmente

Sull'Ilva non c'è più tempo da perdere

La tensione intorno al caso dell'Ilva non si placa. Anzi, ogni giorno che passa – nonostante i

Casa, la banca non ti dà il mutuo? Allora meglio un affitto con riscatto. Come funziona

Il mercato dei mutui in Italia resta al palo. Nell'ultimo mese la domanda di prestiti ipotecari è


Jeff Bezos primo nella classifica di Fortune «businessperson of the year»

Dai libri alla nuvola informatica: Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon,

Iron Dome, come funziona il sistema antimissile israeliano che sta salvando Tel Aviv

Gli sporadici lanci di razzi iraniani Fajr-5 contro Gerusalemme e Tel Aviv costituiscono una

Dagli Assiri all'asteroide gigante del 21/12/2012, storia di tutte le bufale sulla fine del mondo

Fine Del Mondo, Armageddon, end of the World, Apocalypse? Sembrerebbe a prima vista roba da