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Questo articolo è stato pubblicato il 23 settembre 2010 alle ore 09:13.
ROMA
«Non sono io il proprietario della società off-shore che ha comprato l'appartamento a Montecarlo appartenuto ad An». Tramite i suoi legali Gian Carlo Tulliani, cognato di Gianfranco Fini, smentisce categoricamente la notizia, riportata dai quotidiani dominicani il Listin Diario e El Nacional, e ripresa subito dal sito Dagospia, dal Giornale e da Libero, secondo cui ci sarebbe lui dietro la Timara e la Printemps, le società con sede a Saint Lucia che nel 2008 acquistarono l'immobile. Tulliani ribadisce di essere solo affittuario della casa. I suoi avvocati, Carlo Guglielmo e Adriano Izzo, sollevano inoltre «perplessità sull'autenticità del documento attribuito al ministro di Giustizia di Santa Lucia». E annunciano querele «per far sanzionare l'ennesimo vergognoso e inaccettabile tentativo di coinvolgere Tulliani in una vicenda artatamente creata per un mero e chiaro fine politico». Tira in ballo i servizi il deputato di Futuro e Libertà Enzo Raisi, intervistato da Radio 24: «Dagospia e il Giornale hanno rapporti con i servizi segreti». Concetto ribadito dal collega di partito Carmelo Briguglio, che chiede l'intervento del presidente del Copasir.
Il documento in questione è una lettera, siglata dal ministro della giustizia di Saint Lucia, Lorenzo Rudolph Francis, e inviata il 16 settembre 2010 al capo del governo dell'isola caraibica, Stephenson King. Nella missiva il ministro dice di avere ordinato accertamenti sulla Printemps e sulla Timara perché preoccupato della «potenziale pubblicità negativa» che potrebbe derivare all'isola. All'esito degli accertamenti, Francis riferisce che il beneficiario effettivo delle società è Tulliani. Una prova che potrebbe rivelarsi decisiva, ma sulla quale i magistrati della procura di Roma che indagano sulla compravendita mantengono il beneficio del dubbio. Il loro obiettivo resta quello di stabilire se la somma pagata per l'appartamento fosse o meno congrua e, quindi, se ci sia stata truffa. Solo se le carte richieste alle autorità di Montecarlo e l'altro materiale raccolto non dovessero bastare per venire a capo della vicenda, si potrà valutare se chiedere una collaborazione delle autorità di Saint Lucia.