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Questo articolo è stato pubblicato il 23 settembre 2010 alle ore 16:54.
Il comandante militare delle Farc - l'organizzazione guerrigliera comunista colombiana -, Jorge Briceno, alias Mono Jojoy, è stato ucciso in un raid nella notte tra mercoledì e giovedì, hanno detto fonti ufficiali, sottolineando che si tratta di un colpo durissimo per i guerriglieri. Nel marzo 2008 era già stato ucciso il leader del gruppo, Raul Reyes.
«Una fonte militare ha confermato che nel corso di un'operazione militare è stato ucciso un gruppo di guerriglieri. Tra le vittime è stato ritrovato il cadavere di Mono Jojoy», ha dichiarato alla stampa Guillermo Mendoza, il procuratore generale. Una fonte del ministero della Difesa ha dichiarato all'Afp che Jorge Briceno, membro dell'ufficio politico della guerriglia e considerato come il suo comandante militare, è stato ucciso in un raid. Secondo questa fonte, una ventina di guerriglieri sono stati uccisi in questa operazione condotta dal dipartimento centrale di Meta, non lontano dalla municipalità di La Macarena.
L'ex presidente colombiano Alvaro Uribe si è felicitato con le Forze armate per l'uccisione del capo militare e numero due delle Farc, Victor Julio Suarez Rojas, detto «Jorge Briceno» o «Mono Jojoy». Lo riferisce l'edizione spagnola della Cnn tramite Twitter.
Nato il 5 febbraio 1953 a Cabrera, nel centro del Paese, Rojas era membro del massimo organo direttivo delle Farc. Secondo i resoconti militari, il massimo responsabile militare dell'organizzazione aderì alla lotta armata nel 1975, assumendo incarichi organizzativi prima di diventare un vero e proprio guerrigliero.
Era stato condannato, tra l'altro, a quasi 40 anni di carcere per l'assassinio degli etnologi statunitensi Terence Freitas, Ingrid Washinawatok e Laheenae Gay, sequestrati nel febbraio del 1999 ad Arauca, nell'est del Paese, dove stavano lavorando con la comunità indigena ùwa, poi trovati uccisi nel marzo dello stesso anno.