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Questo articolo è stato pubblicato il 25 settembre 2010 alle ore 10:01.
L'Italia si sta rapidamente affermando come una delle mete da scegliere per le vacanze golf fuori stagione. È quanto emerge, fra l'altro, dallo studio Golf travel insights 2010 pubblicato dal Golf benchmark team di Kpmg e basato su un'inchiesta globale svolta durante l'estate 2010 tra i tour operator specializzati nel golf. Un dato interessante, questo, anche per i promotori di iniziative immobiliari all'interno di campi da golf in Italia, per allargare il target di riferimento al mercato straniero.
Dallo studio del Golf benchmark team si evince, più in generale, la salute del mercato della vacanza golfistica e quali sia il trend del turismo sul green.
La posizione dell'Italia come attrazione alternativa alle classiche destinazioni estive, secondo la ricerca, è in competizione con località emergenti come Repubblica ceca, Bulgaria e Svezia mentre la domanda più forte continua ad arrivare dai mercati di Regno Unito, Svezia e Germania, le nazioni in Europa dove il golf è più praticato, verso le mete che dominano già stabilmente la classifica dei viaggi-golf più gettonati: in testa la Spagna e il Portogallo, con un incremento verso Irlanda, Scozia e Stati Uniti (si veda il grafico).
Secondo molti degli intervistati tuttavia è la Turchia che si affermerà in un futuro molto prossimo, grazie al miglior valore qualità-prezzo, mentre si sta già registrando una crescita impressionante verso il sud-est asiatico, e in particolare Thailandia, Vietnam e Malaysia.
Secondo la Iagto, l'associazione internazionale tour operator golfistici, una porzione significativa di golfisti – tra il 25 e il 30% – sceglie la vacanza in base alla possibilità di giocare a golf. Una costante, questa, indipendente dalla nazionalità del golfista e che non ha praticamente subito variazioni nell'ultimo decennio.
Quella che è diminuita invece, negli ultimi 18 mesi, a causa della recessione, è la domanda per il 38% dei tour operatori interrogati mentre per il 54% si è registrato un aumento nel numero di turisti-golfisti. Se la durata della vacanza è rimasta all'incirca uguale, alcuni tour operator hanno però notato una flessione nella frequenza: chi faceva 2-3 viaggi all'anno, ora ne fa solo uno.