Storia dell'articolo
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Questo articolo è stato pubblicato il 25 settembre 2010 alle ore 08:05.
Gli albori di Castro village risalgono al 1887, quando fu terminata la Market street cable railway, che collegava la valle di Eureka (vecchio nome della zona) al centro città. Proprio attorno alla strada dedicata a Josè Castro, leader dell'opposizione messicana agli Stati Uniti nel l'800, si sviluppò il quartiere prima detto "piccola Scandinavia" per la presenza di nordeuropei, per poi passare, verso il 1930, agli irlandesi. Dopo "l'estate dell'amore" del 1967 e l'enorme impatto che ebbe nel vicino Haight-Ashbury, culla di hippy e freak, Castro divenne casa per decine di migliaia di giovani omosessuali provenienti da tutti gli Usa dando il via alla nascita della più grande comunità gay del mondo. Questa natura si rafforzò a partire dal 1975, anno in cui Harvey Milk aprì un negozio di fotografia al 575 di Castro street e iniziò la propria vita di attivista gay politico contro la discriminazione. La sua storia è fatta di battaglie civili e di un lavoro di riqualificazione sociale che ha dato anche frutti tangibili al quartiere alla fine di Market st., tra la 18a, Church, Eureka e Sanchez St., confinante con Mission, Noe Valley, Twin Peaks e Haight-Ashbury.
Il fulcro del quartiere si snoda da Noe Valley alla 24a strada. Da sobborgo degenerato si è trasformato in sofisticata. I valori medi sono falsati dalla fortissima predominanza di proprietari e affittuari gay, che tradizionalmente (e ancora di più a Frisco) godono di un reddito superiore alla media, sono disposti a pagare di più per alloggi di qualità o particolari (sia per posizione che dimensioni e rifiniture) e che, non avendo figli, non danno particolarmente importanza al basso livello di gran parte delle scuole pubbliche di San Francisco (questo al contrario dei residenti sposati, con figli in età scolastica, pronti a trasferirsi a Marin County o East Bay o Silicon valley per poterli iscrivere in scuole pubbliche di qualità). Castro si è molto esteso rispetto al nucleo originale ribelle degli anni 60 e ora sta andando ad assorbire alcune vie e interi isolati in quartieri confinanti. Questa crescita ha creato tra l'altro alcune tensioni con la comunità afroamericana, specie lungo Folsom street, che si è vista "sfrattata" da quartieri tradizionalmente abitati da loro. La vendita media oggi di Castro si aggira sui 615mila euro, mentre il metro quadrato costa 6.500 euro. Questi prezzi si sono mantenuti quasi stazionari nell'ultimo decennio, a conferma della unicità del quartiere rispetto ad altre zone della città che hanno visto fluttuazioni molto accentuate.