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Questo articolo è stato pubblicato il 30 settembre 2010 alle ore 11:48.
All'età di 85 anni è morto Tony Curtis. Ne ha dato notizia la figlia, Jamie Lee Curtis citato dal sito web Et. Curtis, il cui vero nome era Bernard Schwartz, è passato alla storia, tra l'altro, per il suo ruolo nella commedie di Billy Wilder A qualcuno piace caldo, in cui recitava al fianco di Jack Lemmon e Marilyn Monroe. Sposatosi sei volte, era attualmente legato a Jill Vandenberg, sua moglie dal 1998. Nella sua lunga carriera Curtis (guarda la gallery) vanta 90 film e una nomination all'Oscar per il film diretto da Stanley Kramer La parete del fango nel 1958.
Nato nel Bronx in una modesta famiglia ebrea di origini ungheresi, il debutto di Tony Curtis nel cinema è nella parte di un fatuo ballerino in Doppio gioco di Robert Siodmak.
Prima di pietre miliari della commedia come A qualcuno piace caldo o Operazione sottoveste con Cary Grant, negli anni cinquanta alternò ruoli leggeri, in cui mise a frutto il fisico prestante e la morbida bellezza virile, con ruoli in parti drammatiche.
È protagonista di film come Il principe ladro di Rudolph Mate, Il figlio di Ali Baba di Kurt Neumann e Il mago Houdini di George Marshall come di Furia e passione di Joseph Pevney (in cui è un pugile sordomuto), Trapezio di Carol Reed, Piombo rovente di Alexander Mackendrick (in cui è Sidney Falco, un portaborse nel mondo corrotto del giornalismo americano) e La parete di fango (in cui è un carcerato fuggiasco incatenato a Sidney Poitier).
In Spartacus di Stanley Kubrick è nuovamente accanto a Kirk Douglas, che già aveva affiancato ne I Vichinghi di Richard Fleischer. Negli anni sessanta, il suo ruolo più significativo è quello del serial killer schizofrenico ne Lo strangolatore di Boston, sempre di Fleischer. Nei primi anni settanta diventa un'icona del piccolo schermo insieme a Roger Moore per il telefilm di successo Attenti a quei due, in cui impersona il ricco playboy americano Danny Wilde, contrapposto all'elegante e raffinato lord inglese Brett Sinclair.
Le sue ultime apparizioni di rilievo: Gli ultimi fuochi di Elia Kazan e La signora in bianco di Nicolas Roeg.