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L'avanzo Inps cala di 3,4 miliardi

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Questo articolo è stato pubblicato il 02 ottobre 2010 alle ore 08:01.


ROMA
Sette trimestri di recessione hanno lasciato il segno nei conti dell'Inps. Al punto che nell'assestamento al bilancio di previsione per il 2010 il risultato complessivo della gestione finanziaria subisce una correzione di 3,4 miliardi rispetto alle vecchie stime (novembre 2009) e scende da 4,1 miliardi a 706 milioni di euro.
La brusca caduta dell'economia italiana, iniziata a fine marzo 2008, ha prodotto effetti sul mercato del lavoro che hanno superato le previsioni contenute negli ultimi due documenti di finanza pubblica su cui i tecnici dell'Inps hanno basato, come prevede la legge, le loro proiezioni di bilancio. In particolare, rispetto alle stime contenute nel Dpef (luglio 2009) e nella Ruef (maggio 2010), è peggiorato il tasso di occupazione nel settore privato e sono cresciute meno delle attese le retribuzioni lorde con, addirittura, un netto calo del monte retributivo nell'industria (del -1,5% secondo la Ruef rispetto al +1,6% dell'ultimo Dpef). Il risultato è stato una contrazione più che proporzionale dell'avanzo di competenza, visto che quando il mercato frena si riducono le entrate contributive e si dilata la spesa per prestazioni assistenziali.
Nel documento appena firmato dal presidente Antonio Mastrapasqua, e che la settimana prossima sarà al vaglio del Consiglio di indirizzo e vigilanza dopo il parere positivo già espresso dal collegio dei sindaci revisori, si evidenzia come le entrate contributive registrate a consuntivo 2009 si siano ridotte di 3,5 miliardi (dai 148,559 miliardi previsti ai 145,031 effettivi). Mentre la previsione aggiornata per fine 2010 indica entrate contributive in crescita per circa 900 milioni (si prevede infatti un incasso di 145,9 miliardi) ma comunque inferiori di 2,3 miliardi rispetto alle prime previsioni fatte, appunto, un anno fa.
«La recessione più acuta del dopoguerra ha avuto un riflesso forte sui conti dell'istituto – spiega al Sole 24 Ore Antonio Mastrapasqua – ma il risultato complessivo della gestione finanziaria resta positivo per oltre 700 milioni e sulla base delle stime contenute nella Decisione di finanza pubblica che il governo ha varato mercoledì scorso noi confidiamo di arrivare a fine anno con numeri con numeri ancora migliori».

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Tags Correlati: Antonio Mastrapasqua | Gestione | Inps | Previdenza complementare

 

Guardando alle principali gestioni pensionistiche, gli scostamenti maggiori rispetto alle vecchie previsioni riguardano il fondo pensioni lavoratori dipendenti (che passa da un avanzo di 10,3 miliardi a uno di 6,9 miliardi) e la gestione dei parasubordinati (che passa da 8,3 a 6,9 miliardi). Ma l'effetto crisi è ancora più vistoso se si passano in rassegna le rettifiche proposte per le gestioni delle prestazioni temporanee dei lavoratori dipendenti, capitolo che contiene tutti gli ammortizzatori sociali attivati: si balza da un avanzo di oltre tre miliardi a un disavanzo previsto a fine anno di 263 milioni.
Nelle previsioni aggiornate l'Inps arriva a contabilizzare un incremento del cosiddetto «montante dei crediti contributivi» pari a 63,2 miliardi rispetto ai 52,8 del 2008. Ma proprio su questo fronte fanno ben sperare i risultati raggiunti con le riscossioni, che hanno fatto segnare un recupero crediti che dovrebbe toccare i 6 miliardi a fine anno contro i 4,6 incassati nel 2009. Nelle ultime stime cresce anche il numero delle nuove pensioni che verranno liquidate: saranno 714.421 (+11,4% rispetto alle domande di pensioni accolte e liquidate 2009). I pensionamenti maggiori sono attesi tra i lavoratori dipendenti (+13,6%, con 48.696 nuove pensioni) rispetto al comparto del lavoro autonomo (+3%, con 5.678 ritiri).
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IL QUADRO

Le pensioni del 2010
Sulla spesa pensionistica influiranno le nuove pensioni accolte e liquidate, le pensioni vigenti, quelle eliminate e gli incrementi dovuti alle perequazioni automatiche
Se si escludono le pensioni erogate dalla Gestione invalidi civili, le ultime previsioni contenute nell'assestamento del bilancio preventivo 2010 indicano per fine anno 16.042.360 pensioni rispetto ai 16.010.896 di fine 2009. Le nuove pensioni liquidate saranno 714.421 (+11,4%; 73.242 nuove prestazioni), mentre le pensioni eliminate saranno 682.957
La ripartizione
Le nuove pensioni liquidate riguardano 407mila lavoratori dipendenti (+13,6%); 195.600 pensioni di lavoratori autonomi (+3%); 631 nuove pensioni degli iscritti al fondo clero (-13,2% rispetto alle pensioni accolte e liquidate nel 2009)

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