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Questo articolo è stato pubblicato il 03 ottobre 2010 alle ore 16:23.
Calciomercato via web. Da gennaio, quando si aprirà la nuova sessione della campagna acquisti, tutti i trasferimenti internazionali dovranno transitare sul «Tms» (transfer matching system), il sistema elettronico varato ufficialmente venerdì scorso dalla Fifa. Le società italiane, a dire il vero, sono già preparate. Fin dallo scorso anno, infatti, hanno potuto sperimentare il nuovo meccanismo. Una delle prime operazioni regolarizzate telematicamente è stata, per esempio, quella tra il Milan e i Los Angeles Galaxy per il prestito invernale di David Beckham al club rossonero.
Per ogni trasferimento le due società (chi acquista e chi vende)dovranno inserire nel sito della Fifa una lunga serie di informazioni. Dai dati sul giocatore a quelli relativi ai club, dalle clausole dell'accordo (ingaggio, costo del cartellino, scadenza del contratto, numeri di conti bancari) all'entità delle somme versate alle società che hanno allevato e formato il giocatore. Dovranno essere fornite inoltre notizie sugli intermediari e i procuratori e le loro commissioni (la Fifa sta peraltro rivedendo da qualche mese la disciplina relativa agli agenti per avviare una sorta di deregulation che dovrebbe portare ad abbassarne i compensi).
Per ogni trattativa andata a buon fine, la Fifa controllerà che le informazioni immesse nel sistema dalle due società siano conformi. Altrimenti non rilascerà il nulla osta al transfer. «Si tratta di una data storica per il mondo del calcio – ha commentato in una nota il presidente della Fifa Joseph Blatter –. L'impiego del Tms avrà un enorme impatto sui trasferimenti internazionali degli atleti». L'introduzione del transfer matching system, che dovrà essere adoperato da 206 federazioni e 3.500 società, risponde a molteplici scopi: lottare contro il riciclaggio di danaro sporco, evitare i pagamenti in nero e assicurarsi che ogni cambio di squadra avvenga nei periodi consentiti. «Se alcune operazioni ci sembreranno sospette dal punto di vista legale, informeremo le autorità giudiziarie competenti dei paesi in questione», ha spiegato Marco Villeggiar, capo del dipartimento legale della Fifa. L'entourage del presidente Blatter ha sottolineato soprattutto l'importanza del Tms nelle attività di contrasto ai trasferimenti abusivi di minorenni. «Già in fase di sperimentazione, nell'ultimo anno – ha precisato infatti Villiger – la Fifa ha negato 174 trasferimenti di minorenni su 749 richieste. Tutti i trasferimenti di calciatori minorenni d'ora in avanti dovranno essere inseriti nel sistema».