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Questo articolo è stato pubblicato il 07 ottobre 2010 alle ore 12:26.
Tutto in tv. Era in diretta televisiva in collegamento con la trasmissione "Chi l'ha visto" Concetta, la mamma di Sarah Scazzi, quando la conduttrice Federica Sciarelli ha letto i primi lanci di agenzia sulla ricerca del corpo della ragazza e sui sospetti che si addensavano sul fratello della madre, Michele Misseri, interrogato fin dal pomeriggio dai carabinieri di Taranto assieme alla figlia Valentina.
Sempre in collegamento telefonico, l'avvocato della famiglia ha detto che la moglie di Michele Misseri aveva negato di essere ancora sotto interrogatorio. Nel frattempo - sempre in diretta e in un frenetico crescendo - è giunta la notizia che lo zio di Sarah aveva confessato. La madre della ragazza a questo punto ha lasciato il collegamento televisivo, anche sotto consiglio dell'avvocato.
Lo zio di Sarah ha indicato il luogo in cui ha abbandonato il corpo della quindicenne in una cisterna presso un casolare in località "Mosca" fra San Pancrazio e Avetrana. Nell'area, secondo la Gazzetta del Mezzogiorno, Misseri sarebbe proprietario di alcuni appezzamenti di terreno. I carabinieri hanno circondato la zona, bloccando il traffico e impedendo ai giornalisti di avvicinarsi, e mobilitando poi tutte le squadre di ricerca.
«Ieri sera è stato terribile», così Federica Sciarelli, conduttrice di 'Chi l'ha visto', ha commentato la diretta tv di mercoledì (vota il sondaggio: la trasmissione andava interrotta?)durante la quale la madre di Sarah Scazzi ha avuto le prime notizie della tragica fine della figlia.
«È stato terribile - ha ripetuto la giornalista - come ho già detto, terribile che la mamma debba aver appreso queste cose dai giornalisti. C'eravamo noi e i giornalisti che la chiamavano al telefono. E per questo ho detto alla madre di Sarah se voleva andare via e ho chiesto all'avvocato di accompagnarla». La prima notizia, spiega la conduttrice era quella del ritrovamento del corpo «e speravamo di dare la contro notizia, speravamo e invece non è successo. Una cosa terribile. Il problema è che forse se qualcuno degli inquirenti avesse detto alla donna qualcosa. Noi come tutti i giornalisti eravamo lì a cercare di capire cosa fosse successo».