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Questo articolo è stato pubblicato il 08 ottobre 2010 alle ore 15:10.
Annozero con l'intervista a Gianfranco Fini è stato il programma più visto della Rai nella serata di giovedì 7 ottobre. 5 milioni 346 mila spettatori, pari al 20.90%, Santoro è stato battuto soltanto da Paolo Bonolis che con "Chi ha incastrato Peter Pan" ha totalizzato 6 milioni 255 mila spettatori, pari ad uno share del 24.16%.
La trasmissione ha ospitato la prima intervista al presidente della Camera da quando è scoppiato lo scandalo di Montecarlo e soprattutto il suo primo discorso da leader politico di un nuovo partito. Anche se lui, nei diciassette minuti dell' intervista rilasciata a Sandro Ruotolo, ha continuato a parlare di movimento politico, non di partito. E ha sottolineato: «La famosa terza gamba che qualcuno ha esorcizzato fino all'ultimo si è di fatto costituita». Poi ha nuovamente avvertito Pdl e Lega: «D'ora in avanti non dovranno solo presentare proposte, ma sarà necessario concordarle». Via libera al lodo Alfano costituzionale, bocciata la commissione d'inchiesta sui magistrati. Dimissioni? «In passato ci sono stati presidenti della Camera che hanno fatto politica. Non credo ci sarà nulla di male se lo farò anch'io».
Poi l'affondo sul conflitto d'interessi «problema vero, ma anche la sinistra ha fatto poco». E l'invito lanciato al campo dell'opposizione: al nascente partito di Futuro e libertà, fa
sapere Fini, guardano molti elettori «del Pdl, altri che non l'hanno votato e anche qualcuno che ha votato a sinistra».
Ma a Annozero si parla anche del caso scoppiato al Giornale, dopo le perquisizioni decise dalla procura di Napoli, per il quale il direttore Alessandro Sallusti e il vicedirettore Nicola Porro sono indagati con l'accusa di minacce nei confronti del presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. In studio, oltre ai giornalisti Marco Travaglio e Corrado Formigli, ci sono il direttore di Libero Maurizio Belpietro, il sottosegretario Daniela Santanchè, Chiara Moroni (Fli), Luigi De Magistris (Idv). C'è spazio anche per la ricostruzione dell'aggressione al direttore di Libero. I toni della discussione sono accesi. E si infervorano ancora di più nella diretta da Reggio Calabria - pochi minuti -. Dove una folla di gente si stringe attorno ai numerosi giornalisti calabresi che negli ultimi mesi hanno subito intimidazioni e minacce da parte della 'ndrangheta e che sono ospiti della trasmissione. C'è Angela Napoli (Fli) che spiega le motivazioni della sua interrogazione parlamentare sulla vicenda Pignatone. In studio il cronista Nino Monteleone, l'unico tra i giornalisti calabresi minacciati che ha visto finalmente assicurati alla giustizia i mandanti e gli esecutori del vile atto intimidatorio ai suoi danni, racconta la sua storia.